Nuove minacce a Giulio Cavalli

Giulio Cavalli, autore, attore e regista teatrale, ha ricevuto l’ennesima minaccia mafiosa lunedì sera.

Durante le prove del suo spettacolo nel teatro di Tavazzano (Provincia di Lodi), infatti, alcuni sconosciuti hanno imbrattato, il furgone della Compagnia di Cavalli con le scritte “Smettila” con una croce accanto, “Non dimentichiamo” e “Riina Libero” – scritta, quest’ultima, che riprende quelle apparse a Palermo pochi giorni fa.

Non è la prima volta che accade. In aprile Cavalli ha ricevuto una email con minacce di morte e successivamente è stata disegnata una bara sul teatro Nebiolo di Tavazzano, di cui è direttore artistico. Le intimidazioni arrivarono dopo il suo spettacolo “Do ut Des” che ridicolizzava la mafia. A causa di queste e altre minacce da 7 mesi l’attore è sotto programma di protezione anche nelle trasferte per i suoi spettacoli.
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Università: un appello

Ricevo e volentieri pubblico questa riflessione-appello, a firma di un docente di Trento, Valter Moretti:

L’università è allo stadio terminale e servono riforme urgenti e meritocratiche (a mio parere: abolizione dei concorsi, sostituita con la chiamata diretta, ma con fortissima responsabilizzazione – prima di tutto finanziari – del dipartimento o del gruppo di ricerca che assume chicchessia, sistema di finanziamento mirato con controlli fatti da panels di referees internazionali, prima e dopo, abolizione del posto fisso pagato poco sostituito da tenure track pagate bene, ecc. ecc.)

Tutti i governi […] se ne sono sempre allegramente impippati ed hanno “tollerato” la selvaggia situazione di istruzione, università e ricerca, lasciando le poche cose positive alla buona volontà dei singoli, preferendo la connivenza con le lobbies parlamentari trasversali di alcuni settori dell’università che hanno fortissimi interessi fuori dall’università.

Ora siamo al capolinea, per il motivo più importante di tutti: sono finiti i soldi, e dato che il nostro comparto ha un peso piccolissimo dal punto di vista dell’immagine pubblica, è quindi un buon posto da cui tirare fuori qualche spicciolo prima del collasso.  Il clima di linciaggio in atto giustificherà come moralmente necessaria, agli occhi dell’opinione pubblica, l’opera di distruzione governativa in atto. Questa situazione la pagheremo cara nei prossimi anni, la pagheranno i nostri figli. Dobbiamo cercare di fare qualcosa per svegliare la gente…ma anche questo sembra essere lasciato alla buona volontà dei singoli.

Farmaci o parole?

Vi segnalo un’interessante riflessione di Umberto Galimberti su organicismo e malattia:

La polemica è nota. I medici organicisti credono solo nell’efficacia dei farmaci, i quali, come è noto, riducono i sintomi ma non curano il male. La riduzione dei sintomi è cosa preziosissima e da non trascurare, con la sola avvertenza che i mali psichici non sono esattamente come quelli fisici.

Gli psicoterapeuti, a loro volta, diffidano delle cure farmacologiche, che giudicano solo sintomatiche ed efficaci unicamente nel periodo dell’assunzione dei farmaci. Scrive Gorgia: “Le parole sono farmaci. Alcune infondono coraggio e forza, altre avvelenano l’anima e la stregano”

[…] Quello che sfugge allo sguardo organicista è il “significato” che la malattia assume per il paziente che solo un lesinando loro il riconoscimento, da cui dipende la propria autostima e la propria identità, che non si sente mai sufficientemente all’altezza.

(segue)

Appuntamento a Ragusa con i Poeti di Akkuaria

Gabriella Rossitto, poetessa e scrittrice, ha appena aperto il suo blog. Consiglio di tenerlo d’occhio, conoscendo la varietà di temi, voci e timbri della neo-blogger.

A proposito, Gabriella, assieme a Mariella Sudano (poetessa e pittrice di grande raffinatezza), Vera Ambra di Akkuaria e Pippo Di Noto, incontrerà lettori, ammiratori e semplici amici oggi, sabato 22 novembre, alle ore 18,30 a Ragusa, presso la libreria Saltatempo, Via G. B. Odierna 182.

Non mancate, se vi trovate in zona.

Hillary Segretario di Stato

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Come ricorderete, questo blog, durante l’interminabile gara delle Primarie del Partito Democratico USA, si era apertamente schierato a favore della candidatura di Hillary Clinton. Ebbene, con uno di quei colpi di scena che, volenti o nolenti, rispecchiano in pieno certe caratteristiche della migliore America, la ex first lady ha accettato l’offerta del neopresidente, come ha anticipato stasera il N.Y.T.:

Hillary Rodham Clinton has decided to give up her Senate seat and accept the position of secretary of state, making her the public face around the world for the administration of the man who beat her for the Democratic presidential nomination, two confidants said Friday.

(segue)

Pentiti di niente

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Esce oggi un libro importante, firmato da Antonella Beccaria, una delle nostre giornaliste più attente e preparate sui temi, mai del tutto chiariti, del terrorismo e dei tanti misteri del Bel Paese.

Pentiti di niente
Il sequestro Saronio, la banda Fioroni e le menzogne di un presunto
collaboratore di giustizia
Prefazione di Valerio Evangelisti
216 pagine – ISBN 978-88-6222-049-1
Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri – Collana Eretica
Libro rilasciato con licenza Attribuzione – Non commerciale – Non opere
derivate 2.5

Un rapimento che deve finanziare la lotta armata e che finisce con la
morte dell’ostaggio, Carlo Saronio. Un manipolo di sedicenti
rivoluzionari che, una volta ottenuti i soldi del riscatto e scesi a
compromessi a destra e a sinistra, gioca come se fosse una qualunque
banda di malavitosi e non persone con una forte impronta politica come
coloro che provenivano dal gruppo d’azione di Potere Operaio e dai Gap
di Giangiacomo Feltrinelli. Un improbabile pentito del terrorismo,
Carlo Fioroni, che afferma di voler collaborare con la giustizia e
invece inventa un castello di accuse contro gli ex compagni, primo tra
tutti Toni Negri, e li manda sotto processo. Sono questi gli elementi
di una storia che attraversa gli Anni Settanta e che si svolge tra la
Lombardia, la Svizzera e l’Emilia Romagna. Una storia di ideali
traditi, amici doppiogiochisti e delitti che si concluderà con la
concessione ad assassini e sequestratori dei benefici previsti dalle
leggi sulla dissociazione dalla lotta armata: pochi anni di carcere e
poi di nuovo la libertà per eclissarsi lontano, all’estero.

– Scheda del libro:
http://www.stampalternativa.it/libri/978-88-6222-049-1/antonella-beccaria/pentiti-di-niente.html
– Licenza di rilascio:
http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/legalcode
– Download dell’interno:
http://antonella.beccaria.org/libri/pentiti_di_niente.pdf

All You need is… Kirby and McCartney!

Paul & Linda McCartney w. Jack Kirby (1976)

Quella che vedete è una foto che testimonia uno dei momenti più bizzarri, e a mio parere divertenti e stimolanti, nella carriera di due miti nei rispettivi campi artistici: l’incontro tra Paul McCartney e Jack Kirby.

La foto ritrae Paul e Linda McCartney nel backstage di un concerto degli Wings nel 1976, al Los Angeles Forum (Inglewood, California).

Se vi state domandando cosa diavolo avessero in comune Macca e “King” Kirby, è presto detto: verso la metà degli anni ’70 la band degli Wings, capitanata dall’ex Beatle Paul McCartney, incise un brano intitolato Magneto & Titanium Man (due personaggi, com’è noto, nati dalla fertile matita di Jack Kirby). La canzone compare nell’album Venus and Mars, campione d’incassi nel 1975.

Ebbene, amici comuni di McCartney e Kirby organizzarono lo storico incontro tra una delle maggiori divinità della musica Rock e l’artista che fa forgiato l’immaginario collettivo di intere generazioni di appassionati di letteratura a fumetti.

Per l’occasione, Kirby realizzò una spettacolare tavola che ritraeva il super-villain mutante Magneto che strapazza per bene i coniugi McCartney.

Esiste anche la registrazione audio di una porzione di concerto in cui viene espressamente citato un certo “Jack”…

(thanks to Kirby Museum)

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Nere. Gli anni delle innocenze, Giuseppe Iannozzi

Nere. Gli anni delle innocenze

di Giuseppe Iannozzi

Editore: edizione a cura dell’autore
Copyright: © 2008 Giuseppe Iannozzi
Lingua: Italiano
Paese: Italia
Edizione: 1a edizione
Pagine: 209
Dimensioni: 20.99 cm x 29.7 cm
Prezzo: € 13.76

Descrizione: Una nutrita raccolta di poesie di Giuseppe Iannozzi scritte tra il 2004 e il 2005, che l’autore ha ripreso in mano smussandole là dove era possibile per alcune loro asperità, ma sempre rimanendo fedele all’originale spirito d’ingenuità di quel particolare tormentato periodo.
Una silloge che conta più di cento poesie scelte tra le tantissime scritte nell’arco di un anno e mezzo circa. Canti d’amore, pensieri di rabbia, ballate nere (o di morte), illusioni giovanili, prose poetiche, pasquinate, il tutto condito con cinica disperazione e romantico idealismo.

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Nere. Gli anni delle innocenze