Vi segnalo un’interessante riflessione di Umberto Galimberti su organicismo e malattia:
La polemica è nota. I medici organicisti credono solo nell’efficacia dei farmaci, i quali, come è noto, riducono i sintomi ma non curano il male. La riduzione dei sintomi è cosa preziosissima e da non trascurare, con la sola avvertenza che i mali psichici non sono esattamente come quelli fisici.
Gli psicoterapeuti, a loro volta, diffidano delle cure farmacologiche, che giudicano solo sintomatiche ed efficaci unicamente nel periodo dell’assunzione dei farmaci. Scrive Gorgia: “Le parole sono farmaci. Alcune infondono coraggio e forza, altre avvelenano l’anima e la stregano”
[…] Quello che sfugge allo sguardo organicista è il “significato” che la malattia assume per il paziente che solo un lesinando loro il riconoscimento, da cui dipende la propria autostima e la propria identità, che non si sente mai sufficientemente all’altezza.
(segue)