Voglio segnalarvi un libro dal titolo provocatorio, Hitler era innocente, di Aldo Moscatelli, edito da un piccolo ma coraggioso editore, I Sognatori.
Il titolo, dicevo, è di certo audace, e potrebbe ingenerare iniziali reazioni di ostilità, a chi si limitasse a un approccio distratto, “da visita al mediastore.” In realtà, quell’enunciato contiene una serie di sottesi tutti da scoprire, in un gioco di rimandi (filosofici, letterari, psicologici e teologici) legati alla volontà di comprendere e spiegare in qualche modo le ragioni della Shoa, e le motivazioni più profonde connesse alla brutalità nazifascista.
Hitler era innocente non è un saggio, ma un romanzo, che mescola verità storica e sforzo creativo, in una ricostruzione dettagliata e rigorosa dei tragici avvenimenti che ebbero luogo durante l’Olocausto. L’obiettivo è innanzitutto conservare la Memoria degli eventi, per poi spiegare, porre domande, cercare di fornire risposte sulla base di prospettive differenti. In questo, forse, risiede il vero punto di forza dell’opera, che prende in considerazione l’Olocausto non soltanto dal punto di vista ebraico, ma pone in luce i drammi e gli interrogativi dei dissidenti politici e religiosi, degli atei, dei letterati e degli uomini di cultura, degli omosessuali, degli apolidi, dei disabili… di tutte quelle minoranze, insomma, perseguitate dai nazisti e sovente dimenticate, nel momento in cui si parla di “Olocausto”. Che fu tragedia di un’intera umanità, nella sua accezione più ampia: poiché fu proprio il concetto di umanità a risultare – come mai prima di allora – vago, nebbioso, e forse perduto per sempre.
Inoltre, nell’intento, mai troppo lodato, di contribuire attivamente alla salvaguardia della memoria storica, il 10% di ogni copia venduta verrà devoluto alle associazioni che si occupano di mantenere vivi i ricordi legati alla follia dei campi di concentramento, o che risultano socialmente impegnate nella salvaguardia di valori umani imprescindibili, in modo da “Impedire che la barbarie nazista torni a manifestarsi fra noi senza che almeno un essere umano urli: ‘Io non ho dimenticato!’”.
Il 10% degli incassi maturati nel periodo giugno 2008/giugno 2009 verrà devoluto alla CTM ONLUS, associazione per la solidarietà e la cooperazione internazionale.
Libro interessante e lodevole iniziativa.
Hai ragione Mary, anzi dirò di più: diamoci da fare per farlo conoscere, questo libro… 🙂
Mary, compralo ‘sto libro: è bello.
MS
Hitler non era innocente, io mi intendo un po di guerra in generale, e ho a memoria la Bibbia, dove nel vecchio testamento le guerre si susseguono a ritmo impressionante, eppure sui libri di storia le cose non risultano, a differenza dei campi di guerra delle antiche nazioni e civiltà, le guerre battute in campo religioso non vengono mai ricordate, perciò la storia come si segue non puo essere ancorata a questo fatto, come ad esempio le crociate sono le ultime guerre nominate dai fatti Biblici ma storicamente viene ricordata la leggenda di Robin Hood, una favoletta, la storia (almeno quella a lunga distanza) non ha mai ricordato le guerre per motivi religiosi, io so. Non scrivo direttamente a Aldo Moscatelli perche so di perdere tempo, e posso essere frainteso, comunque ho trovato il tuo articolo nel web e ho pensato ti facesse piacere sapere quello che so… scusami l’introduzione.
Grazie per il tuo commento, molto interessante.
L.
Dire che Hitler era colpevole è un inganno. Colpevole di cosa? Si è colpevoli di aver trasgredito ad una legge dello stato, o a una qualche più generica direttiva morale, o un accordo con un’altra persona, ma non si può essere genericamente “colpevoli”. Questo falsa il giudizio storico, fa sì che si possano dare ad Hitler tutte le colpe della guerra e delle sue atrocità, sollevando da esse i militari, il clero, il popolo tedesco, e gli stranieri che non hanno fatto niente per fermarlo.
Gli inglesi vietarono l’ingresso agli ebrei nel 1905, i francesi collaborarono con la gestapo per riconsegnargli gli ebrei tedeschi fuggiti in Francia fino al giorno prima della guerra, i polacchi furono ben felici di liberarsi degli ebrei collaborando con le ss denunciandoli, gli svizzeri si intascarono tutto l’oro che Hitler aveva rubato agli ebrei e alle banche nazionali olandesi e francesi, e tutti i gioielli e le opere d’arte derivanti dalle deportazioni e dalle razzie, che sono ancora per gran parte nelle casseforti delle banche oggi, ed americani ed inglesi sapevano benissimo dei campi di concentramento ma non li bombardarono mai, perchè finché Hitler sprecava uomini e risorse per rastrellare ed uccidere gli ebrei ne avrebbe avute di meno per combattere la guerra.
Dunque chi è il colpevole dell’olocausto? Un pazzo con alcuni complici che l’ha progettato, un popolo che gli ha dato il potere, o tutti quelli che hanno silenziosamente collaborato perchè felici di liberarsi degli ebrei, di essere ricompensati per le spiate dai tedeschi, o di potersi vendicare di qualche sgarbo di un vicino di casa o conoscente ebreo? Si può discutere sulla follia di Hitler, sul fatto che fosse più o meno pazzo, ma quelli che collaborarono coi tedeschi per convinzione o per vantaggio personale non erano pazzi, e non erano nemmeno obnubilati dalla propaganda nazista, scusante che quantomeno avevano i tedeschi che per anni avevano ascoltato gli slogan di Himmler.