Liblog segnala quanto accaduto in casa Einaudi, riprendendo un articolo dell’Unità:
Einaudi non pubblicherà la traduzione italiana del prossimo libro di Josè Saramago, autore presente con ben 20 titoli nel catalogo della casa torinese. Lo sostiene il settimanale l’Espresso nel prossimo numero, in edicola domani, spiegando la decisione della casa editrice con il fatto che la nuova opera del Nobel portoghese contiene ‘giudizi a dir poco trancianti su Silvio Berlusconi, che di Einaudi è il proprietario’.
Se la storia verrà confermata, allora sì ci sarà da preoccuparsi, perchè vorrebbe dire che davvero si è instaurato un regime, perfino nel mondo letterario.
Personalmente rimango un po’ perplesso, dal momento che Mondadori – editore di diretta proprietà berlusconiana – continua tranquillamente a pubblicare i libri di Massimo D’Alema e Walter Veltroni… E se invece la scelta di Einaudi si basasse su considerazioni come dire, non tanto ideologiche, quanto di natura commerciale? Insomma, sarebbe il caso di approfondire la querelle, magari raccogliendo il punto di vista dei diretti interessati.
Sì, Luigi,
ma se i libri di WV sono come i suoi comizi,
sortiscono l’effetto indiretto di aumentare i voti del Cavaliere.
E vorresti pure li censurassero?
Un abbraccio
Carlo
Ciao Luigi,ho letto l’intervista sul tuo libro da King Lear.
Complimenti,mi sei molto piaciuto .
ciao vany
Ciao Vany, grazie davvero.
Un salutone, luigi
Evidentemente l’editore ha ravvisato passaggi al limite della querela, o qualcosa del genere. Come biasimarlo?
Non abbiamo informazioni tangibili, possiamo solo supporre.