Giancarlo De Cataldo traccia oggi sul Messaggero un bel ritratto del grande Raymond Chandler. Un frammento:
Di Philip Marlowe, il personaggio che l’avrebbe reso celebre nel mondo della letteratura poliziesca e non solo, Raymond Chandler amava dire che era un immaturo, un disadattato, un fallito. Immaturo perché “se essere in rivolta contro una società corrotta vuol dire essere immaturo, allora Philip Marlowe è estremamente immaturo”. Disadattato perché “se vedere lo sporco dove c’è costituisce disadattamento sociale, allora Philip Marlowe soffre di disadattamento sociale. E fallito, infine, perché “non ha denaro”, e specialmente in un contesto, come quello dell’America a cavallo della seconda guerra mondiale ed oltre, “un uomo che, senza avere un handicap fisico, non guadagna abbastanza da potersi mantenere decentemente, è sempre un fallito, e di solito un fallito sul piano morale”.