Leggevamo Quattro Libri al Bar – Lettori Cercasi

Un evento a Pavia che vede coinvolti l’associazione onlus L’Arte del Vivere con Lentezza e lo scrittore Danilo Arona.

Mercoledì 22 settembre 2010, ore 21.00, al Bar San Siro – Corso Garibaldi 75 – Pavia, Danilo Arona sarà ospite d’onore di “Leggevamo Quattro Libri al Bar – Lettori Cercasi”, iniziativa culturale a cura dell’associazione onlus L’Arte del Vivere con Lentezza che avrà luogo, a Pavia e in tutta Italia, dal 22 al 30 settembre.

Aurora Alicino condurrà la serata a tema horror e fantastico, presentando l’associazione e l’ospite, che darà il via alle letture a voce alta. I presenti potranno infatti, nello spirito dell’iniziativa giunta alla sua quarta edizione, portare un libro e condividerlo leggendone un brano.

È auspicata dunque la partecipazione attiva del pubblico, tramite interventi di discussione e letture.

La serata è organizzata in collaborazione con l’Istituto Superiore di Studi Musicali Franco Vittadini e con il patrocinio del Comune di Pavia.

Danilo Arona (Alessandria, 1950) è uno dei nomi di spicco della letteratura horror italiana. Giornalista, scrittore, musicista e indagatore dell’incubo, ha pubblicato numerosi articoli, saggi, racconti e romanzi, tra i quali: “Bad Visions”, Epix Mondadori; “Ritorno a Bassavilla”, Edizioni XII; “L’estate di Montebuio”, Gargoyle Books; “Pazuzu”, Delos Books; “Santanta”, Perdisa Pop.

Il suo sito ufficiale è http://www.daniloarona.com.

Per maggiori informazioni sulla serata, contattare info@vivereconlentezza.it o info@messageinabook.com

Jasmina scopre il nazionalismo

Scrive Valeria Gandus su Il fatto Quotidiano:

[…] Jasmina è serba. Una serba atipica che non sa che cosa sia il nazionalismo se non per averlo subito: fiera oppositrice di Milosevic, durante l’ultimo conflitto dei Balcani, quello poi sfociato nella guerra del Kosovo, teneva un diario online (Normalità, il diario di un idiota politico, poi pubblicato in Italia da Fandango) attraverso il quale raccontava al mondo la vita quotidiana sotto le bombe della Nato e, insieme, denunciava la stupidità e la ferocia del regime che quella guerra aveva provocato. Una «serba traditrice» non solo per Milosevic ma per gran parte dei suoi connazionali che ancora oggi non le perdonano le denunce degli orrori (a cominciare dalla strage di Srebrenica) compiute in nome della grande madre Serbia, una nazione che ha perso tutte le guerre che ha combattuto, primato di cui Jasmina va particolarmente fiera.

E particolarmente contenta era Jasmina di essere ospite della Croazia, il Paese che una ventina d’anni fa si distaccò dalla Jugoslavia avviando quella secessione che avrebbe poi portato al disastro che tutti ricordiamo. I due popoli, un tempo uniti sotto la stessa bandiera e poi divisi da una guerra crudele e cruenta come e più di tutte le guerre, tornavano a parlarsi, a comunicare: non solo attraverso il ripristino della linea ferroviaria che in capo a qualche anno tornerà a collegare Serbia, Croazia e Slovenia fra loro e all’Europa, ma anche attraverso il libero scambio di idee e opinioni fra intellettuali di diverse nazionalità, fra le quali quella serba da lei rappresentata, e il pubblico croato.

Ma la contentezza è durata poco. Per quel pubblico Jasmina era e sempre resterà una nemica proprio in quanto serba. A ogni approdo, di isola in isola verso il sud, le cose andavano peggio: appena iniziava a parlare con il suo accento indiscutibilmente serbo, nonostante Jasmina parli quotidianamente in inglese con suo marito e in italiano con gli abitanti e gli amici di Torino, città nella quale vive da qualche anno, nonostante tutto ciò, appena apriva bocca arrivavano i brusii di disapprovazione, i fischi e anche peggio. Alla fine, i volonterosi e incolpevoli organizzatori della crociera letteraria sono arrivati a chiederle di parlare in italiano, lingua ben conosciuta in Croazia, per evitare il peggio. […]

Continua a leggere su Il Fatto Quotidiano

L’estetica del porno

Scrive Stefano Zecchi, con grande acutezza e lucidità, in merito al tracimare dell’estetica porno nell’universo, sempre più a corto di idee, della pubblicità:

[…] L’attenzione si cattura quando si esce dall’indifferenza. La scorciatoia più facile ed efficace è quella che usa il nudo e l’erotismo per acchiappare la curiosità delle persone verso ciò che il messaggio suggerisce. È un’esperienza che si può verificare senza difficoltà: la pubblicità alza l’asticella, proponendo immagini sempre più provocanti, sempre più erotiche, e la pornografica diventa alla fine un fertile terreno per suggestionare il pubblico. […]

Internet evolverà in una A.I. super intelligente (e assassina)

Jaron Lanier, partner architect presso Microsoft Research e innovator in residence all’Annenberg School of the University of Southern California, riferisce un’interessante e inquietante teoria (diffusasi di recente in seno alla Singularity University, nella Silicon Valley:

[…] We, the technical elite, seek some way of thinking that gives us an answer to death, for instance. This helps explain the allure of a place like the Singularity University. The influential Silicon Valley institution preaches a story that goes like this: one day in the not-so-distant future, the Internet will suddenly coalesce into a super-intelligent A.I., infinitely smarter than any of us individually and all of us combined; it will become alive in the blink of an eye, and take over the world before humans even realize what’s happening.

Some think the newly sentient Internet would then choose to kill us; others think it would be generous and digitize us the way Google is digitizing old books, so that we can live forever as algorithms inside the global brain. Yes, this sounds like many different science fiction movies. Yes, it sounds nutty when stated so bluntly. But these are ideas with tremendous currency in Silicon Valley; these are guiding principles, not just amusements, for many of the most influential technologists. […]

In arrivo La clessidra d’avorio

Edizioni XII annuncia l’arrivo in libreria del sesto titolo della collana Mezzanotte.

Dal 10 settembre prossimo, infatti, sarà disponibile La clessidra d’avorio, di Davide Cassia e Stefano Sampietro, che arricchirà la collana con un viaggio avventuroso attraverso i secoli, alla ricerca di un importante oggetto alchemico, chiave per poter completare la Grande Opera.

L’ermetica copertina è opera, come per quasi tutte le ultime le pubblicazioni della casa editrice lecchese, del brillante studio grafico Diramazioni.

La trama in pillole:

Un raffinato nobiluomo, un affascinante dongiovanni, un giovane soldato imperiale.
E un alchimista.

Un antico diario, un arcano sepolto nei secoli, un oggetto bramato da tutti.
E una partita a scacchi.

Da una Parigi reduce dal Terrore alla Venezia e fino all’Egitto d’epoca barocca, tra una Bologna odierna e la Roma contesa tra Vaticano e Napoleone, lungo quattro secoli per una sola ricerca: quella della clessidra d’avorio.

Gli autori:
Davide Cassia nasce a Varese nel 1970; il suo esordio nel 2001 con il romanzo noir Morte di un perdente, è autore di romanzi e racconti che spaziano dall’avventura all’umoristico, passando per l’horror e il fantasy. Esperto di videogiochi, tra il 1999 e il 2004 ha collaborato con NGI Magazine, di cui è stato caporedattore. Con Edizioni XII ha pubblicato nel 2007 il thriller Inferno 17, e ha partecipato alle antologie TaroT – Ludus Hermeticus e Corti.

Stefano Sampietro nasce a Como il 20 febbraio 1973. Dopo la Laurea in Economia, consegue il Dottorato di Ricerca in Finanza Matematica e diviene docente a contratto presso l’Università Bocconi, prima, e presso l’Università LIUC Carlo Cattaneo, poi. Suoi racconti sono stati pubblicati sulla rivista di fantascienza Futuro Europa (Perseo Libri), e nell’antologia Corti di Edizioni XII. La clessidra d’avorio è il suo primo romanzo.

Il titolo sarà presto disponibile in preordine scontato presso l’eshop di Edizioni XII.

Per ulteriori informazioni si veda l’annuncio ufficiale sul sito di Edizioni XII.

4 aspetti interessanti della riforma universitaria

di Carlo Santulli

Abbiamo finalmente, dopo decenni di provvedimenti più o meno conservativi, una riforma universitaria. Mi sono chiesto a lungo se debba esserne contento o no, e, al di là dei miei sentimenti personali, se funzionerà o meno per dotarci di un sistema più efficiente e meritocratico.
Non ho una risposta pronta, altrimenti sarei un politico o un conduttore televisivo: tuttavia, cerco di riflettere. Ci sono alcuni aspetti della riforma che reputo interessanti, e cerco di elencarli qui sotto:
Continua a leggere “4 aspetti interessanti della riforma universitaria”