Il malcostume imperante di utilizzare a sproposito termini stranieri e tecnicismi da linguaggio pseudo iniziatico in articoli e comunicati stampa – vezzo antico, ma purtroppo sempre in auge – sta raggiungendo ormai vertici irraggiungibili di parossismo.
E, al contempo, di ridicolo, come testimonia il breve passo che qui riporto, tratto da un’intervista al zufolante direttore editoriale di una nota casa editrice:
[….] La scelta di portare le nostre serie a soli 7 mesi di distanza dalle pubblicazioni americane rispetto agli attuali 9-10 risiede nella volontà di sfruttare al meglio il buzz derivante da eventi e albi speciali, per restare il più possibile sul pezzo senza che l’hype per un grande evento (…) si perda nel passare di troppi mesi.
Il catch-up comincerà da subito, per concludersi poi intorno a novembre. […]