La Engility Holdings Inc., un’impresa di contractor, ossia una compagnia militare privata americana, la cui sussidiaria era accusata di coinvolgimento nella tortura dei prigionieri ad Abu Ghraib, ha versato oltre 5 milioni di dollari a titolo di risarcimento a un gruppo di 71 ex detenuti rinchiusi tra il famigerato carcere a Baghdad e altri luoghi di detenzione sotto il controllo USA in Iraq.
È la prima concreta vittoria conseguita in tribunale da ex prigionieri iracheni ed è prevedibile che farà giurisprudenza, aprendo dunque le porte a nuovi ricorsi.
I fatti accaduti in quei giorni mi hanno ispirato, qualche tempo fa, la scrittura di questo racconto, pubblicato su Thriller Magazine.