Reboot? No grazie

Jack Kirby's Omac

Non è per niente facile gestire i personaggi che il grande Jack “The King” Kirby creò durante il suo “periodo D.C. Comics”. Una delle serie più belle e per molti versi rivoluzionaria, all’insegna della migliore s.f. supereroistica è stata senza dubbio O.M.A.C. (One Man Army Corps).

Di recente ne è stato maldestramente tentato un “reboot”, ad opera di Keith Giffen e DanDiDio, Omac 1: Attivato!. Se ne (s)parla diffusamente qui, sul blog magazine Graphomania, per la serie “Alla larga!”.

Non lasciatevi ingannare: la copertina inserita in questo post è tratta dai comics originali di Kirby…

(image is © D.C. Comics)

Il libro è morto?

LibriNei giorni scorsi è stato diffuso il rapporto sull’acquisto e la lettura di libri in Italia, commissionato dal Centro per il Libro e la Lettura all’agenzia di rilevamento Nielsen. E nell’ambiente degli addetti ai lavori più d’uno ha cominciato a profetizzare sciagure immani e irreversibili: secondo tali Cassandre l’editoria avrebbe i giorni contati.

Ma davvero le cose stanno così? Se ne parla, con tutt’altri toni, in questo editoriale apparso ieri sul blog magazine Graphomania.

Nasce ePink, narrativa digitale al femminile

Nasce ePink, collana di narrativa digitale di genere della Graphe.it edizioni

Graphe.it edizioni, casa editrice sempre attenta alle nuove tendenze, ha deciso di varare una nuova collana di narrativa digitale: ePink. Il nome scaturisce dall’unione di Pink, termine con cui si tende, a torto o a ragione, a riferirsi all’universo femminile, ed eInk, la tecnologia utilizzata negli schermi degli eReader. In sostanza ePink è una collana di narrativa di genere che vuole descrivere il mondo delle donne rifuggendo dai tanti luoghi comuni.

I testi che saranno pubblicati nella collana ePink dovranno avere le seguenti caratteristiche:

  • essere scritti da donne, biologicamente nate tali o che si percepiscono donne in base alla propria identità di genere;
  • avere una lunghezza massima di 50.000 caratteri, spazi inclusi;
  • essere ambientati in Italia, preferibilmente con descrizione delle città, con protagoniste e protagonisti che hanno nomi italiani o largamente diffusi in Italia;
  • se si sceglie di ambientare i racconti nel passato, tale passato deve essere italiano o, al massimo, europeo;
  • sono ammessi tutti i generi letterari (giallo, legal thriller, romanzo di formazione, commedia romantica, narrativa storica, umoristica ecc) ad eccezione del genere erotico, non per pruderie, ma perché non siamo interessati a racconti in cui le donne cadono ogni tre secondi e inciampano nel bellone di turno;
  • non sono ammessi pseudonimi, salvo casi eccezionali;
  • i testi devono essere inediti (non sono ammessi testi già editi in eBook o in antologie, autopubblicati, pubblicati a puntate su di un blog o sito o social network)

Tutte le autrici firmeranno regolare contratto di edizione con la casa editrice. Gli eBook verranno posti in vendita sui principali store online e non saranno gravati dagli odiosi e inutili lucchetti digitali, i famigerati DRM.

I testi vanno inviati solo per email all’indirizzo epink[at]graphe.it (nel comporre l’email, sostituire [at] con @]: dovranno essere inviati in formato .doc, .docx, .rtf, .txt, .odt. Altri formati (.pdf compreso) non sono ammessi.

Direttrice della collana è Mariantonietta Barbara, altrimenti nota in rete con l’alias Blogger Creativa, nonché apprezzata editrice di Lazy Book.

Le copertine delle prime uscite saranno realizzate dall’artista Francesca Lancisi.

Mauro Saracino

Cristina Lattaro intervista Mauro Saracino, fondatore di Dunwich Edizioni, una conversazione molto interessante per chi si interessa di scrittura ed editoria. Da non perdere.

Cristina Lattaro

mauroSaracino_01Come mai hai deciso di aprire una casa editrice?
Per lo stesso motivo per cui ho cominciato a scrivere. Sono masochista. A parte gli scherzi, penso di aver accumulato abbastanza esperienza nel corso degli anni per tentare un azzardo simile. Il tempo mi dirà se ho fatto bene.

La tua è una CE, che in prima approssimazione, ruota attorno ai quelli che sono i tuoi generi di eccellenza come autore. Sarà così per sempre?
Sì e no. Posso dirti che lo steampunk era un genere abbastanza nuovo anche per me quando è arrivato Codex Gilgamesh in redazione. E di sicuro la differenza è ancora più evidente se andiamo a guardare la collana paranormal romance. Sarebbe limitante se la Dunwich dovesse rappresentare solo i miei gusti personali.

Quali caratteristiche deve possedere un manoscritto per convincerti a investire su di esso?
Il primo aspetto è quello emotivo: deve colpirmi come mauroSaracino_04lettore. E…

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È l’ora delle leggende urbane: Urban Italian Legend

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La Mela Avvelenata, casa editrice nata un anno fa su iniziativa delle scatenate Alexia Bianchini e Daniela Barisone, festeggia alla grande il suo primo compleanno con un nuovo progetto antologico che farà parte della Deadly Apple: U.I.L. – Urban Italian Legend, a cura di Alexia Bianchini e Luigi Milani.

Si tratta di una serie di mini antologie in e-book a periodicità tri-quadrimestrale che raccoglierà le tante leggende metropolitane che allignano nella nostra penisola, da Nord a Sud… isole comprese! I racconti spazieranno dall’horror al fantasy, senza tralasciare alcun genere letterario.

Il primo e-book, appena uscito, proposto come sempre senza gli odiosi e inutili DRM e in multiformato (epub e mobi) contiene Macaia, agghiacciante leggenda metropolitana narrata con ironica perfidia dal massimo esperto in materia, Danilo Arona; un racconto di Luca Romanello, autore dalle venature weird, in pieno stile Stand by me, Ricordi di Gioventù, ; due storici, rispettivamente di Paola B. Rossini, con Ginevra degli Amieri, autrice fantasy e Chiara Balzarotti, alla sua prima esperienza letteraria con Il capannone di Vigevano. Chiude la raccolta lo splendido racconto fantascientifico di Claudia Graziani, autrice eclettica ormai lanciatissima, Il Tempo del Male.

U.I.L. – Urban Italian Legend – Volume 1
La Mela Avvelenata, 2014
http://www.lamelavvelenata.com
info@lamelavvelenata.com

La grande bellezza… dell’Oscar

La scorsa notte La grande bellezza, splendido film di Paolo Sorrentino ha vinto – meritatamente, a mio modesto avviso – l’Oscar come miglior film straniero. Un premio di cui il nostro cinema può andare fiero, anche per le ricadute positive che ci auguriamo possa avere sul settore, in crisi ormai conclamata da anni. 

E sì che il successo della pellicola aveva scatenato nel Bel Paese anche un’odiosa ridda di polemiche, tanto sterili quanto odiose. Ma, come dicevano gli antichi, Nemo propheta in patria… Di questo e altro si parla in questo editoriale apparso oggi pomeriggio su Graphomania.

Paolo Sorrentino  Credits: Joe Klamar/AFP/Getty Images
Paolo Sorrentino
Credits: Joe Klamar/AFP/Getty Images