Hendrix. La storia completa illustrata

gillianggaarhendrixDi libri sul mitico Jimi Hendrix ne sono stati pubblicati a vagonate nel corso degli anni, lo so. Molti sono raffazzonati, pagine e pagine di aria fritta e fuffa, concepiti per lucrare sul mito mai sopito di chi non a torto è considerato il più grande chitarrista Rock di tutti i tempi.

Al contrario, Hendrix. La storia completa illustrata, curato da Gillian G. Gaar, è un’opera finalmente ben fatta: contiene immagini molto belle e rare e una biografia asciutta, ben scritta e una volta tanto non agiografica.

Veniamo così a conoscenza dell’infanzia difficile di Jimi, dell’incontro – avvenuto con le caratteristiche di una vera e propria folgorazione – con la musica, approcciata dapprima con un ukulele e poi con una chitarra così malridotta da possedere una sola corda.

La Gaar non manca naturalmente di rievocare la prima esibizione dal vivo, e il sofferto periodo del servizio militare, durante il quale l’artista continua comunque a suonare con William “Billy” Cox.

JHE ancora: le imbarazzanti strategie messe in atto da J.H. per ottenere l’agognato congedo dai paracadutisti, i primi successi e le innumerevoli vicissitudini di una carriera terminata troppo presto.

Per chi volesse approfondire, ne parlo più diffusamente sul blog magazine Graphomania.

 

 

 

 

 

(post aggiornato in data 01-02-2018)

La legge della penombra, Premio Short Kipple 2017

Cover Legge PenombraKipple Officina Libraria  ha da poco pubblicato La legge della penombra, racconto di Giovanna Repetto vincitore del Premio Short Kipple 2017.

Un sottile, vibrante brivido weird percorre le pagine del racconto: le parole usate sono calibrate per scatenare l’immedesimazione nella storia, ambientata in una riconoscibilissima provincia italiana e in un preciso momento storico, quello attuale.

 

La discesa verso l’abisso emozionale è terrificante, inaspettata e repentina: Giovanna Repetto conosce i sottili segreti della scrittura e vi attinge a piene mani per ammaliarci nella trama del suo vivere interiore.

La sinossi:

Sibilla e Maria Pia si dirigono in auto verso la casa di proprietà di Sibilla. Il villino è arredato, ma non ci vive più nessuno. Custodisce segreti e ricordi disturbanti che rivivono anche nelle parole pronunciate dalla giovane donna, in un turbine sottile di piccoli eventi e percezioni, in bilico instabile tra il detto e non detto.
Come il pesce che s’infila nella nassa, le due si dimeneranno in un continuo scambio di ruoli che finirà per imprigionarle sempre di più nella casa.
Sapere cosa può nascondersi oltre il nostro sguardo non sempre rappresenta la salvezza, un punto di forza: le leggi che governano i punti oscuri della nostra esistenza potrebbero non essere quelle che ci aspettiamo, oppure possono costituirne l’intima, terrificante conferma.
Il capolavoro di Giovanna Repetto spalanca i cancelli alle angoscianti prospettive weird delle case abbandonate, immerse nell’infinita penombra in cui sopravvivono. In esse l’afflato della vita s’insinua come un soffio malato e perverso, a delineare giochi erotici appena accennati, pennellati di un nero insopportabile.

Giovanna Repetto | La legge della penombra – Racconto vincitore dello Short Kipple 2017
Copertina di Lario Tus

Kipple Officina Libraria
Collana Capsule — Formato ePub e Mobi — Pag. 26 – € 0.95 — ISBN 978-88-98953-90-5

Link:

L’ossessione del politically correct

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Vanity Fair ha rimosso da una foto di copertina già pronta l’immagine di James Franco: un clic di Photoshop e via. Operazione diffusissima ahinoi, praticata con crescente disinvoltura un po’ da tutti, grazie anche alla facilità con cui è possibile modificare anche profondamente le immagini.

Ma non è questo il punto: piuttosto, la foto di gruppo manipolata dalla celebre rivista mi ha fatto pensare subito ai continui lavorii compiuti sulle foto dei leader politici e capi di Stato narrati da George Orwell nel suo 1984.

In quel caso, certo, le alterazioni erano ordinate da un regime dispotico, ma anche oggi, nel cosiddetto mondo reale, le manipolazioni sono spesso compiute nel nome di un presunto politically correct, asservito in realtà a mere logiche commerciali. Quel clima che, obbedendo a quella logica un po’ da caccia alle streghe scaturita dallo scandalo di Harvey Weinstein, sta avvelenando gran parte del mondo dello spettacolo, non solo statunitense.

Sempre a proposito di manipolazioni, segnalo anche un’altra, non meno inquietante, tendenza, quella che porta alcuni utenti a sostituire volti celebri nei video con quelli di altri soggetti, perlopiù con intenti e risultati devastanti.

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Per te solo per te. Per me solo, il nuovo, convincente album di Luca Ciut

Press Release -Luca Ciut

Ho avuto la fortuna, per gentile concessione dell’autore, di ascoltare in anteprima Per te solo per te. Per me solo, il nuovo album di Luca Ciut.
Musicista eclettico e versatile, autore e direttore d’orchestra di colonne sonore cinematografiche e televisive, Ciut è approdato all’importante tappa n. 2 del suo percorso da solista, che lo vede autore e brillante esecutore al solo pianoforte di tredici brani strumentali.

Siamo dalle parti di Ludovico Einaudi, per capirci, eppure rispetto a quest’ultimo si riscontra una maggiore immediatezza e forse anche meno leziosità: molti brani sono costruiti in un crescendo drammatico, venato da un’intensa emozione che giunge a un culmine tanto repentino quanto fugace: spesso il brano si conclude non appena tocca appunto il suo apice. E l’effetto è notevole: l’ascoltatore è catturato dalla bellezza della musica ma non viene sopraffatto da quell’autocompiacimento che pure a volte prende anche e soprattutto certi grandi musicisti.
Del resto, come spiega lo stesso Ciut,

Ho provato ad usare una bilancia dove le due braccia cadessero uguali, stesso peso.
E se questo non succedeva, ripartivo da capo, a pesare. Perché quest’album è anche: per me solo per me, per te solo.

L’album sarà disponibile a partire dal 1 febbraio 2018 sulle consuete piattaforme digitali e sul sito dell’autore www.lucaciut.com.

Altered Carbon: il trailer completo

Vi segnalo il trailer completo di una serie SF che si preannuncia molto interessante, prodotta con larghezza di mezzi da Netflix, Altered Carbon

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Altered Carbon di cui vi abbiamo già parlato diverse volte in precedenza, mostrandovi anche un primo assaggio, ha adesso un full trailer che vi mostriamo in coda al post. La serie, presa da un soggetto di Richard K. Morgan, è ambientata 300 anni nel futuro in un mondo dove la coscienza può essere estratta e conservata in dispositivi digitali, per poi essere re-inserita in corpi organici e sarà composta da 10 episodi. Nel cast ci sarà anche Joel Kinnaman, diventato famoso soprattutto grazie alla serie TV The Killing.

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