Di libri sul mitico Jimi Hendrix ne sono stati pubblicati a vagonate nel corso degli anni, lo so. Molti sono raffazzonati, pagine e pagine di aria fritta e fuffa, concepiti per lucrare sul mito mai sopito di chi non a torto è considerato il più grande chitarrista Rock di tutti i tempi.
Al contrario, Hendrix. La storia completa illustrata, curato da Gillian G. Gaar, è un’opera finalmente ben fatta: contiene immagini molto belle e rare e una biografia asciutta, ben scritta e una volta tanto non agiografica.
Veniamo così a conoscenza dell’infanzia difficile di Jimi, dell’incontro – avvenuto con le caratteristiche di una vera e propria folgorazione – con la musica, approcciata dapprima con un ukulele e poi con una chitarra così malridotta da possedere una sola corda.
La Gaar non manca naturalmente di rievocare la prima esibizione dal vivo, e il sofferto periodo del servizio militare, durante il quale l’artista continua comunque a suonare con William “Billy” Cox.
E ancora: le imbarazzanti strategie messe in atto da J.H. per ottenere l’agognato congedo dai paracadutisti, i primi successi e le innumerevoli vicissitudini di una carriera terminata troppo presto.
Per chi volesse approfondire, ne parlo più diffusamente sul blog magazine Graphomania.
(post aggiornato in data 01-02-2018)