Altra brutta notizia per il mondo della musica: pochi giorni fa, il 3 febbraio, è scomparso all’età di 65 anni Leon “Ndugu” Chancler, uno dei batteristi più dotati di sempre.
Possedeva un sound unico, inconfondibile. Se volete ascoltarne un esempio, ascoltate il formidabile attacco della celeberrima Billie Jean di Michael Jackson.
Tra l’altro, di recente avevo menzionato il nome di “Ndugu” nella recensione a una biografia dedicata a Jackson, la cui prefazione era stata scritta proprio dal grande batterista.
Non posso non segnalare sulle pagine di questo blog l’uscita di Sensorium, antologia di racconti erotico-fantascientifici scritti da Sandro Battisti, connettivista della prima ora e recente vincitore del prestigioso Premio Urania.
L’opera, pubblicata in digitale da Delos Digital, è impreziosita dalle splendide illustrazioni, una per racconto, realizzate dalla mano incantata di Ksenja Laginja.
La sinossi di Sensorium
Sette voli senza rete nel mondo dell’eros del futuro, del transumanesimo, del postumanesimo, dell’eterotopia connettivista. Dove il godimento si alterna all’acuto dolore puro e dilaga tormentosamente in ogni vibrazione quantistica dell’essere. Il sesso quantico: un piacere che risuona nel continuum.
Dal vincitore del Premio Urania Sandro Battisti, il più lirico tra gli autori del movimento Connettivista, una collezione di brevi racconti erotico-fantastici.
Ancora una volta Graphe.it Edizioni propone nella collana Parva un’opera forse piccola quanto a numero di pagine, ma nel contempo grande sul fronte della qualità.
Mi riferisco a La filosofia del giardiniere, di Roberto Marchesini, filosofo, etologo e zooantropologo. L’autore da oltre vent’anni porta avanti una ricerca interdisciplinare incentrata sul ruolo degli animali non umani nella nostra società. Direttore del Centro Studi Filosofia Postumanista e della Scuola di Interazione Uomo-Animale (SIUA), ha scritto oltre un centinaio di pubblicazioni nel campo della bioetica animale, delle scienze cognitive e della filosofia postumanista. Tiene inoltre conferenze in tutto il mondo nelle quali affronta il tema del rapporto uomo-animale (zooantropologia).
La filosofia del giardiniere è un volumetto concepito per pensare la filosofia attraverso il giardino e il giardino attraverso la filosofia.
Il giardino è un libro che si sfoglia per pagine, non un progetto che si stabilizza in un piano finale e mai un miraggio che tenda a un punto di equilibrio.
Il giardino è un sogno più volte ruminato, un vortice dinamico steso nel cielo come una macchia di storni, fluttuante di piccole evoluzioni imprevedibili.
Il giardino è un laboratorio dove osservare l’atelier darwiniano. Il giardiniere passeggia sempre al suo interno con un misto di stupore e riverenza, incapace di non azzardare progetti a venire.
Il giardino è attesa e, al contempo, il saper cogliere il piacere della parzialità dell’istante, non solo perché si proietta in un futuro distonico rispetto all’immaginazione, ma anche per il suo svolgersi e dissolversi, quel mettere in gioco piani differenti del dialogo ideativo in tempi diversi. Così il prato erboso sarà lucente e forte quando ancora le siepi stentano e gli alberi altro non sono che fantasmi sorretti da rigidi tutori…
«Le radici affondate nel suolo, i rami che proteggono i giochi degli scoiattoli, i rivi e il cinguettio degli uccelli; l’ombra per gli animali e gli uomini; il capo pieno di cielo. Conosci un modo di esistere più saggio e foriero di buone azioni?» (Marguerite Yourcenar)