Licia Troisi regina del Fantasy

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© Licia Troisi

Sul blog magazine Graphomania è apparsa un’articolata ma assai leggibile panoramica della vasta produzione letteraria della scrittrice Licia Troisi.

Giustamente definita “regina del fantasy”, se ne sottolinea una certa perdurante e ingiusta presunta subalternità rispetto ai colleghi maschi. Insomma, a quanto pare il maschilismo è duro a morire, perfino in ambito letterario.

Potete leggere il post della brava Roberta Barbi qui.

Il ritorno di Sting: My Songs

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Picture: Cherrytree/A&M/Interscope

Curiosa operazione di Sting, il nuovo album My Songs. Dopo la discutibile operazione realizzata lo scorso anno con Shaggy, l’ex leader dei Police ha inciso una sorta di “Best of” agli steroidi. I brani spaziano dalla gloriosa – a mio parere ineguagliata – era Police fino alla successiva carriera solistica del rocker.

Il disco è suonato e riarrangiato mantenendosi piuttosto fedeli alle versioni originali, ossia senza stravolgerle, come pure accade spesso. Devo ammettere che il risultato complessivo è molto piacevole: il basso di Sting risalta in mostruosa evidenza e la qualità sonora dell’intero lavoro suona meravigliosamente, per la gioia degli audiofili – ammesso che ne esistano ancora, beninteso – e degli amanti del rock di una volta e più in generale della musica vera, non quella odierna, di plastica, “usa e getta” insomma.

Della serie “i vecchi leoni ancora ruggiscono”.

Transiberiana, il ritorno trionfale del Banco del Mutuo Soccorso

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Credits: Sony Music Italy/ Inside Out Music

A distanza di ben venticinque anni dal precedente album, il Banco ha inciso un nuovo disco, Transiberiana. Dirò subito, a fugare ogni possibile dubbio, che si tratta di un lavoro riuscitissimo: è orgogliosamente “prog”, scritto e suonato alla grande. Da ascoltare e riascoltare più volte per coglierne al meglio le tante sfumature: è un concept album dedicato in senso lato al viaggio della vita, come spiega meglio lo stesso Vittorio Nocenzi:

Il viaggio della vita!! Un bellissimo argomento da trattare e musicare, fatto di biografia, di sogni, di ideali, di realtà, di meraviglia, di stupore, di paure e timori…Poteva essere una storia piena di umanità e di magia… Spero che tutto questo siamo riusciti ad esprimerlo, perché c’è molto di vero in quello che abbiamo scritto, c’è molto di noi oggi, in questo momento di disorientamento, in cui tutto sembra difficile e avvelenato dal cinismo, dal materialismo… Sembra che per la poesia non ci sia più spazio… Invece non è così: la poesia è vita, è sentimento, è visione di un futuro diverso!!! Ed anche la musica é visione, anzi è la sorella della pittura, perché, come diceva Leonardo, è figurazione dell’invisibile!”

Certo, alla voce non c’è più quel gigante – in tutti i sensi – che rispondeva al nome di Francesco Di Giacomo, ma il nuovo cantante, Tony D’Alessio, svolge il suo compito egregiamente. Il sound della band è potente, spinto, tra echi dei Genesis e sferzate hard rock.

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Credits: Ufficio stampa Daniele Mignardi, Promopressagency

Gli arrangiamenti sono curatissimi, con tastiere vintage ma anche molto moderne e, sì, i brani sono inconfondibilmente progressive, ma hanno una durata ragionevole, forse più in linea con i tempi.

In tal senso non vi nascondo che l’operazione del BMS mi ha fatto pensare al primo disco degli Asia, quando il grande John Wetton e compagni riuscirono a imbrigliare la forza evocativa del prog in brani addirittura adatti al broadcasting

Che dire in definitiva, se non rivolgere un caloroso bentornato alla band, augurando nel contempo buon ascolto ai tanti fan del Banco?

 

“NeXT-Stream. Visioni di realtà contigue” vince il Premio Italia

Una gran bella notizia: l’antologia NeXT-Stream. Visioni di realtà contigue vince il prestigioso Premio Italia!

KippleBlog

NeXT-Stream. Visioni di realtà contigue si afferma al Premio Italia vincendo nella sezione Antologia.

È un’affermazione corale a partire dagli autori che, con i loro racconti, hanno voluto e saputo dare un senso di commistione tra la letteratura di genere e non, passando per i curatori, l’illustratrice della copertina, fino ai lettori che, loro in primis, hanno decretato la bontà e la validità della pubblicazione. È un momento bellissimo, questo, la redazione Kipple lo dedica a tutti voi che ci continuate a sostenere con le vostre letture; long life and prosper a NEXT-Stream!

L’elenco completo dei vincitori del Premio Italia è su Fantascienza.com, e approfittando di questo post vogliamo complimentarci intanto con Giovanni De Matteo, vincitore di un premio speciale per essere arrivato a un soffio dalla vittoria nella categoria Racconto amatoriale, ma anche con tutti gli altri meritati winners, fino a Giuseppe Lippi, che…

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X-Men di Chris Claremont, la ristampa integrale

MINXM003_0La Marvel Italia ha avviato da qualche mese la ristampa integrale dell’intero ciclo degli X-Men di Chris Claremont. Si tratta di un corpus di storie di altissimo livello qualitativo, da rileggere per chi – come il sottoscritto – le lesse oltre trent’anni fa e per chi invece ne fosse all’oscuro.

Degno di nota, credo, il contesto nel quale si trovò a lavorare il grande autore: la Marvel Comics della seconda metà degli anni ’70 versava in profonda crisi, sia sotto il profilo delle vendite che quello della qualità. Non a caso, il numero delle pagine degli albi in quel periodo scese dalle abituali 20, 21 pagine a 16, 17.

Ebbene, proprio in un momento di pericoloso stallo per la Casa delle Idee, Claremont, coadiuvato in maniera strepitosa dall’allora astro nascente John Byrne, seppe dare una sana sferzata creativa al boccheggiante universo Marvel. Riuscì a farlo lavorando su una testata considerata fino a quel momento minore, tra l’altro.

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Un po’ come aveva fatto solo pochi anni prima alla D.C. Comics Jack “King” Kirby, quando, accingendosi a creare la complessa saga del Quarto Mondo, aveva scelto una testata minore, Superman’s Pal Jimmy Olsen.

Dal canto suo Claremont, fine tessitore di trame e sottotrame e sofisticato caratterizzatore dei personaggi, dà vita nel corso della sua lunga gestione a un intero universo narrativo, quello mutante, definendone caratteristiche e orizzonti. Come non citare poi il ciclo di Fenice, da molti considerato l’apice assoluto e ineguagliato della gestione Claremont, tra l’altro trasposto più volte al cinema?

Considerate inoltre che col n. 4 di questa ristampa è approdato ai disegni un vero e proprio titano del fumetto, il già citato John Byrne… Particolare interessante, la ristampa è proposta non nel tipico formato “comic-book” USA, ma in quello “bonelliano”, di dimensioni più ridotte.

Al riguardo, c’è da dire che, sfatando i timori di molti per una paventata minore  resa qualitativa della stampa, l’operazione ha funzionato: testi e disegni restano ben visibili e godibili. Che altro aggiungere a questo punto, se non augurarvi buona lettura?

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