Pochi mese fa è scomparso un colosso del giornalismo, Vittorio Zucconi. A lungo corrispondente da Mosca e dagli Stati Uniti, è stato testimone attendibile e attento di molti importanti eventi.
Un libro, di recente ristampato, può aiutarci a comprendere la statura di questo grande giornalista, Il lato fresco del cuscino. Alla ricerca delle cose perdute.
Non voglio dilungarmi oltre, anche perché ho idea che Zucconi non avrebbe gradito le mie sviolinate, col suo caratterino… Comunque, per chi volesse approfondire, ne parlo più diffusamente qui.
Cars lead singer Ric Ocasek, who died in New York on Sunday, performs at the Rock and Roll Hall of Fame in 2018. Photograph: David Richard/A
La settimana si apre purtroppo con una di quelle notizie che proprio non vorresti leggere: Ric Ocasek, front-man e cantante dei Cars, è stato trovato morto nel suo appartamento di Manhattan.
Settantacinquenne, Ocasek aveva composto la maggior parte dei successi della band che proprio l’anno scorso era stata inserita nella prestigiosa Rock and Roll Hall of Fame.
Chi, come il sottoscritto, ha vissuto gli anni ’80, non può che essere addolorato da quest’ennesima perdita. Si direbbe che un’intera generazione di artisti sta letteralmente svanendo.
Voglio ricordarlo con quello che forse è il brano più celebre della band, la hit Drive.
Consiglio di recuperare, per chi non l’avesse visto, un film uscito un paio d’anni fa, The Circle. Ben interpretato da Tom Hanks e Emma Watson, diretto con buon ritmo dal compianto James Ponsoldt, è tratto dall’omonimo romanzo SF di Dave Eggers del 2013.
Dettagli sul film a parte, è il messaggio contenuto nel film a essere importante, visto che denuncia con grande efficacia i gravi pericoli insiti nel meccanismo stesso dei social network.
L’annullamento della privacy compiuto anche in nome di presunti benefici sociali, la manipolazione politica e sociale, lo sfruttamento commerciale più bieco dei dati personali (la merce, com’è noto, siamo noi) sono fenomeni sotto gli occhi di tutti noi, eppure l’utilizzo dei social continua a dilagare.
Facebook, a dire il vero, sta accusando il colpo, dopo i ripetuti, inaccettabili scandali che hanno visto protagonista la tentacolare creatura di Zuckerberg, e molti utenti si stanno cancellando dalla sciagurata piattaforma. Speriamo che il loro gesto sia imitato in gran numero.
Di questi e altri, non meno rilevanti, problemi parla tra l’altro da anni Jaron Lanier, vero e proprio eretico digitale. In questo periodo The Circle è disponibile anche sulla piattaforma e sulla relativa app di RaiPlay.
Kipple Officina Libraria pubblica nella collana Versi Guasti Il ritmo della malata, una piccola, preziosa silloge poetica composta da Beatrice Achille.
Kipple Officina Libraria presenta nella sua collana Versi Guasti, dedicata alla poesia, Il ritmo della malata, una piccola silloge scritta da Beatrice Achille. Ci addentriamo in una notevole
riflessione interiore che contiene i caratteri della ricerca filosofica più pura, più profonda, vista dal punto di osservazione di un abitatore, un viaggiatore, un narratore e un incantatore. Dove ci porterà il viaggio di un’anima attenta e sensibile? Cosa ci rivelerà questo viaggio che tutti dovrebbero prima o poi affrontare?
La sentita introduzione è del curatore di collana Alex Tonelli e la copertina è di Luisa Sadomaco.
Dall’introduzione
Dov’è Beatrice Achille in tutta questa operazione poetica? È la poetessa presente in modo spasmodico nell’incarnare questo “Io” viaggiatore o è in esso annullata, annichilita sino a scomparirne?
Si tratta insomma di una poetica egocentrica ed egotica quella dell’Achille o è piuttosto un’azione consapevole di fuga, quasi un’abolizione volontaria di sé?
Un avviso importante: la sempre illuminata redazione di Kipple Officina Libraria ha prorogato il bando del prestigioso concorso Short-Kipple 2019.
Maggiori dettagli nel post che segue, originariamente apparso sul blog della casa editrice.
La redazione Kipple ha deciso di prorogare a furor di popolo, complici le vacanze estive di meritato relax, il BANDO dello SHORT-KIPPLE per dare la possibilità a tutti di rimettersi al lavoro e tirar fuori il meglio dalla propria produzione letteraria. Hai un racconto nel cassetto? Partecipa alla IX edizione del Premio Short-Kipple per il miglior racconto di genere fantastico. Nuova #Deadline: 15 settembre 2019.
Per salutare degnamente l’arrivo del mese di settembre parte oggi, sul blog magazine GraphoMania, una nuova rubrica: Libri da leggere ora.
Di volta in volta il curatore segnalerà ai lettori del blog quelli che a suo avviso sono i libri “del mese”. Intendiamoci, non si tratterà necessariamente di novità editoriali, o almeno non sempre, anche per non cadere nella facile trappola della prevedibilità: a volte si seguirà un filo conduttore, oppure no.
Il criterio guida sarà, come sempre, quello della curiosità e della qualità.
Ottant’anni fa, il 1° settembre 1939, Adolf Hitler dava il via all’invasione della Polonia, poco dopo aver stipulato il famigerato trattato di non aggressione con la Russia, il patto Molotov-Ribbentrop.
D’altro canto la reazione di Gran Bretagna e Francia fu lenta, e questo permise a Hitler la successiva, facile annessione dell’Austria e lo smembramento della Cecoslovacchia.
Il bilancio finale della Seconda Guerra Mondiale sarebbe stato devastante: 30 milioni di civili e più di 20 milioni di soldati morti.
Oggi assistiamo, è inutile negarlo o far finta di niente, a intollerabili rigurgiti di razzismo, intolleranza e violenza, a campagne d’odio contro minoranze etniche e religiose promosse anche da politici e personaggi più o meno famosi.
Ecco perché, mai come in questi anni tormentati e dalla memoria fin troppo volatile, è assolutamente necessario ricordare gli errori, anzi gli orrori, del passato.
Un passato che non può e non deve trasformarsi nel nostro presente o nel nostro futuro.