Roger McNamee, uno dei business men più in vista della Silicon Valley, è stato tra i primi finanziatori di quel mostro tentacolare che è Facebook, nonché per qualche tempo anche mentore del vulcanico Mark Zuckerberg.
Oggi, dopo l’infuriare dei vari scandali che hanno colpito la creatura di “Zuck”, si dichiara pentito delle sue azioni.
Non è solo, per fortuna. In questi ultimi anni è in corso un serio processo di ripensamento sui social network, non solo nel mondo informatico, ma più in generale nel mondo del giornalismo e nella società civile più evoluta e attenta ai gravi rischi connessi alla pervasività rapace delle piattaforme social e all’abuso dei vari dispositivi digitali. Tutti strumenti che, sia pure utili, quando non indispensabili, nel giro di pochi anni sono diventati vere e proprie appendici di quasi tutti noi.
Ebbene McNamee, con grande ricchezza d’argomenti, ha scritto un saggio che mette in guardia gli utenti di Facebook sui seri rischi derivanti dall’utilizzo della celebre piattaforma.
Ne raccomando la lettura a tutti, al fine di cominciare a rendersi conto del pericolo rappresentato da Facebook, vera e propria minaccia per la democrazia e potente veicolo per la diffusione delle temutissime e, ahinoi, sempre più diffuse fake news.
Per maggiori info, potete leggere la recensione estesa del libro qui.