Addio ad Antonello Falqui

EJe1zxaWwAE3hk1È scomparso ieri, alla veneranda età di 94 anni, il grande Antonello Falqui.

Chi era Falqui? In una parola potremmo dire che è stato “la televisione”: uomo colto e ironico, ma ben consapevole dei propri mezzi, è stato regista televisivo di riferimento dai tempi del Musichiere (1957) fino alla fine degli anni ’80.

Grande innovatore e dotato di grandissimo fiuto artistico, ha fatto conoscere al grande pubblico e valorizzato artisti del calibro di Mina, Lucio Battisti, Alberto LupoWalter Chiari, Oreste Lionello, la coppia Paolo PanelliBice Valori, Franca Valeri, le inossidabili gemelle Kessler, Johnny Dorelli, Raimondo Vianello, l’indimenticabile Quartetto Cetra, Ornella Vanoni, Gigi Proietti

Affermare che Falqui ha inventato e definito il genere del varietà televisivo non è un’iperbole, basti pensare a programmi memorabili come Studio Uno, Milleluci, Fatti e fattacci, Al Paradise.

Un altro pezzo di quell’Italia d’altri tempi sì, ma di grandissimo valore, che scompare e purtroppo non viene rimpiazzata dall’avvento di nuovi talenti. Oltretutto il varietà è ormai scomparso dagli schermi televisivi, e le nuove generazioni non hanno la più pallida idea di cosa sia stato.

Concludo questo breve post con una citazione tratta da un’intervista al grande regista:

Cosa manca alla tv di oggi? La cura. Anni fa prendevi un personaggio e lo curavi nei dettagli, oggi l’eleganza è ignorata. Si parla tanto di cultura, ma la cultura è un modo di fare le cose”

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