Rinascerò, rinascerai: una canzone per Bergamo

pooh-1Roby Facchinetti e Stefano D’Orazio (rispettivamente ex voce/tastiere e batteria dei Pooh) hanno composto una struggente canzone-dedica per la città di Bergamo, come sappiamo duramente colpita dal Coronavirus.

Musica di Facchinetti – nato e tuttora residente a Bergamo – e testo del romano D’Orazio, s’intitola Rinascerò, rinascerai.

Il duo, coadiuvato da Danilo Ballo agli arrangiamenti, ha lavorato a distanza, ciascuno dalla propria città, inviandosi via Internet i rispettivi contributi.

I proventi del brano, mi piace sottolinearlo, saranno interamente devoluti all’ospedale Papa Giovanni XXIII.

La  canzone è nata a sostegno dell’emergenza da Coronavirus, in particolar modo per la città di Bergamo gravemente colpita dal Covid-19.

Tutti i proventi dei download, dei diritti d’autore ed editoriali (Facchinetti/D’Orazio) saranno totalmente devoluti a favore dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo per l’acquisto di attrezzature mediche.

Sarà, inoltre, possibile fare donazioni spontanee sul conto corrente dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo – IBAN: IT75Z0569611100000008001X73 causale: Progetto Rinascerò, rinascerai seguito DA NOME, COGNOME E CODICE FISCALE

La dichiarazione di Facchinetti:

«Dopo aver visto in televisione le immagini dei camion dell’esercito che trasportavano le salme dei miei concittadini sono stato travolto dall’emozione, il pianto e la rabbia mi hanno portato al pianoforte e in pochi minuti è nata la musica e il titolo di “Rinascerò, rinascerai”. È stata un’ispirazione e un bisogno immediato, sentivo che dovevo fare qualcosa, in particolare per la mia città, così duramente colpita… Ho chiamato Stefano chiedendogli di affiancarmi nel progetto e affidando a lui il testo, che esprime perfettamente quello che ho provato, un matrimonio perfetto tra musica e parole. La canzone è il desiderio di rinascita e di speranza, una dedica a chi ci ha lasciato e ai loro familiari, un ringraziamento per tutti coloro che lavorano incessantemente al bene degli altri: medici, infermieri e tutto il personale ospedaliero, sono gli eroi e le eroine di questi nostri giorni. Una preghiera per una città che non si arrende».