Le cose che bruciano

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L’ammetto. Conoscevo Michele Serra solo come sulfureo commentatore di politica e costume sul quotidiano la Repubblica.

Non ero a conoscenza invece delle sue qualità di narratore elegante e ricercato, e tuttavia sempre controcorrente anche nelle vesti di scrittore.

È stata dunque una piacevole scoperta la lettura del suo ultimo romanzo, Le cose che bruciano, recensito di recente sulle pagine del blog magazine Libri e parole.

Per non dimenticare: La libraia di Auschwitz

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Sono giorni cupi e angoscianti quelli che stiamo vivendo.

E non mi riferisco solo – si fa per dire, “solo” – alla terribile pandemia che ci sta opprimendo ormai da un anno, ma all’ondata crescente di razzismo fascistoide che sta sferzando l’Europa e gli Stati Uniti “distopici” (pensare che il correttore automatico aveva corretto l’aggettivo in “dispotici”, per un’amara ironia informatica) del Presidente Golpista Trump.

Ecco perchè consiglio la lettura del libro La libraia di Auschwitz, di Dita Kraus, appena pubblicato da Newton Compton e recensito sul blog magazine Libri e Parole.

La scheda del libro:

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David Bowie, sempre “oltre”

Il 10 gennaio 2016, appena 2 giorni dopo aver compiuto 69 anni, moriva David Bowie.

Poco prima, nel giorno del suo ultimo compleanno, l’8 gennaio, usciva l’ultimo disco, Blackstar, struggente capolavoro col quale chiudeva la sua multiforme carriera.

Da Ziggy Stardust al rock berlinese di Heroes, al tripudio pop – dance di Let’s Dance, passando per la magnifica parentesi hard rock dei Tin Machine, fino alla ritrovata collaborazione degli ultimi anni con Tony Visconti, Bowie è stato artista in perenne mutamento, sempre “oltre”.

Qui potete leggere la recensione che scrissi all’epoca dell’album Blackstar.

Trump golpista e seminatore d’odio? Frank Miller l’aveva previsto

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Lo sciagurato e pericolosissimo tentativo di golpe perpetrato ieri dal Presidente Pazzo Trump in spregio alle regole più basilari della democrazia era stato annunciato e previsto, oltre che da alcuni giornalisti e osservatori politici, rimasti purtroppo inascoltati, dalle autorità USA in primis, anche dal celebre fumettista, regista e sceneggiatore Frank Miller, e non da oggi.

Si rilegga ad esempio la storia autoconclusiva Dark Knight Returns: The Golden Child pubblicata nel 2019.

E pensare che c’è chi ancora oggi, nel 2021, nega l’importanza e lo spessore di certi fumetti.

Mi dispiace per lui.

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Le immagini sono © DC Comics

La musica dal vivo è indispensabile

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Di recente Riccardo Muti, dialogando con Maurizio Molinari, ha espresso un grande timore, condiviso direi non solo da chi fa musica, ma anche da chi la ascolta:

[….] io ho solo un grande timore: aver chiuso i teatri ha allontanato il pubblico dal vivere direttamente la musica, dal vedere e ascoltare i musicisti nel momento in cui suonano.
Lo ha fatto abituare all’idea che si può anche vivere senza cibarsi spiritualmente della musica.
Una cosa è sentire un cd a casa che ripete sempre la stessa esecuzione e può variare solo quando cambia il nostro stato d’animo. Un’altra ascoltare in teatro una esecuzione unica che nasce dal nulla e ritorna poi nel silenzio.

John Lennon, indimenticabile ribelle

La figura di John Lennon, scomparso l’8 dicembre del 1980, rimane a tutt’oggi una figura chiave non solo nella storia del Pop/Rock e per l’arte in genere, ma anche per il ruolo decisivo che John ha rivestito per il movimento pacifista e nella lotta contro le più becere convenzioni sociali.

Del resto anche quando militava nei Beatles è sempre stato considerato l’anima ribelle del gruppo: polemico, provocatorio, graffiante, nel suo ruolo di co-compositore assieme a Paul McCartney della maggior parte dei brani dei Fab Four.

Come non ricordarlo quando nel 1966 affermò, con una buona dose d’ingenuità – alla viglia dell’avvio del tour americano dei Beatles – che i Beatles erano più popolari di Gesù Cristo, scatenando il prevedibile sdegno, anzi il furore dei soliti benpensanti puritani?

Ma gli esempi sono numerosi: dal celebre bed-in di protesta contro la guerra del Vietnam nel 1969 con Joko Ono, alla celebre richiesta sarcastica – punk ante litteram – pronunciata davanti alla Regina d’ Inghilterra:

E voi fate tintinnare i vostri gioielli…

Mi è parso dunque non solo giusto, ma direi quasi inevitabile dedicare la prima puntata del 2021 della consueta rubrica dei libri consigliati a un’ampia carrellata di titoli tutti dedicati al grande John Lennon.

Il colore venuto dallo spazio

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Nei giorni scorsi ho recensito per il portale Nero Cafè il film Il colore venuto dallo spazio, presente sulle principali piattaforme streaming.

Diretto dal redivivo (in senso artistico, eh!) Richard Stanley, è un buon adattamento dall’omonimo racconto di H.P. Lovecraft, apparso nel lontano 1927.

Ne ciancio più diffusamente qui.