ABBA… tars!

Il New York Times ha dato molto risalto – giustamente direi – al prossimo tour degli Abba. Proprio così, avete letto bene: la mitica band pop svedese, scioltasi di fatto nel 1982, ha deciso di riunirsi.

ABBA’s motion-capture suits.Credits via ABBA

E fin qui niente di strano, vista la tendenza di molti gruppi musicali del passato a più o meno redditizie, talvolta patetiche reunion. Certo, non sempre il risultato è dei migliori e vedere i volti inevitabilmente e crudelmente invecchiati di artisti che ricordavamo belli come divinità fa male, diciamocelo.

Ma la novità concerne proprio l’aspetto, dal momento che i quattro musicisti si esibiranno sì in tour il prossimo maggio in un locale di nuova costruzione, ma non in carne e ossa, bensì sotto forma di avatar digitali.

Insomma, stiamo a vedere… e anche sentire, certo, visto che a giorni, il 5 novembre, sarà pubblicato il nuovo album di inediti della band.

Non è la prima volta che si ricorre a tale tecnologia – lo si è fatto per Michael Jackson per esempio – ma stavolta l’operazione si prospetta molto ambiziosa e curata: la realizzazione degli avatar dei 4 Abba è opera della Industrial Light & Magic, non so se mi spiego.

Buon Halloween, professore!

Quello che segue è un breve racconto dedicato ad Halloween. Quasi un divertissement, è apparso originariamente qualche anno fa sul blog magazine Graphomania. S’intitola “Buon Halloween, Professore!”


Buon Halloween, Professore!

Il campanello della porta di casa risuonò con assillante ostinazione per ben tre volte prima che il professor Motteggi si decidesse ad andare a vedere chi diamine fosse.

Erano le dieci di sera, e non attendeva nessuna visita, tantomeno a quell’ora. L’anziano docente, prossimo alla pensione e vedovo da parecchi anni, conduceva una vita riservata, tutto casa e liceo. Insegnava storia e filosofia in un liceo storico della capitale, o meglio cercava di instillare qualche minima nozione di quelle materie a una ciurma indisciplinata e perennemente annoiata che, quando non sonnecchiava sui banchi, passava il tempo a chattare sui social network dai loro complicatissimi smartcosi.

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Dunwich Edizioni, un addio?

Una brutta notizia per il mondo dell’editoria di genere (ma non solo): Dunwich Edizioni chiude i battenti. Davvero un duro colpo per i tanti amanti del fantastico, declinato nelle sue molteplici forme.

La casa editrice fondata e diretta con passione e competenza dal bravissimo Mauro Saracino vanta un catalogo molto ampio e variegato e invito gli amici lettori ad acquistare almeno un titolo, per sostenere questa piccola, ma importante realtà culturale italiana.

È vero, forse sarò di parte, dal momento che Dunwich ha pubblicato diversi miei lavori, ma è proprio per questo che posso testimoniare la grande cura e qualità del lavoro di questo editore.

E allora adoperiamoci un po’ tutti per tentare, chissà, di cambiare le carte in tavola, coraggio!

Il sito dell’editore: http://www.dunwichedizioni.it

È uscito AlieNation, l’album fantasma dei Rockets

 

Una segnalazione per i tanti, brizzolati nostalgici della musica fine anni ’70: a sorpresa è stato da poco pubblicato AlieNation, l’album “fantasma” dei Rockets.

Per chi non la ricordasse o non la conoscesse per ragioni anagrafiche, i Rockets sono una band francese che tra gli anni ’70 e i primi anni ’80 ha goduto di enorme successo con brani come On the road again, Electric delights, Galactica e molti altri. AlieNation fu inciso tra la fine del 1980 e l’inizio del 1981 ma la sua uscita fu cancellata. Sul disco suonano i componenti originali della band al gran completo: Alain Groetzinger, Alain Maratrat, Christian Le Bartz, Fabrice Quagliotti e Gerard L’Her.

Ascoltare questo lavoro, al di là della sua qualità artistica, è un po’ come compiere un viaggio nel tempo, riascoltando atmosfere e sonorità che rappresentano una sorta di istantanea sonora della musica di ben quarant’anni fa, subito prima che esplodesse il movimento New Romance capitanato da band come Duran Duran, Spandau Ballet e per certi versi anche gli Ultravox di Midge Iure.

 

La “Verità” di Trump

Former U.S. President Donald Trump announced Wednesday he will launch his own social media platform, TRUTH Social, according to a press release by …

Trump launches his own social media platform, TRUTH Social

L’ex “Presidente Pazzo” Trump ha annunciato il lancio di una nuova (un’altra?) piattaforma social.

L’ironia involontaria è che questo social, ammesso decolli, si chiamerà Truth, ossia Verità.

Certo, come no?

Paul Simon, 80!

Paul Simon, un artista per il quale l’aggettivo “grande” può risultare perfino riduttivo, ha appena compiuto ottant’anni, il 13 ottobre.

Ufficialmente ha dato l’addio alle scene nel 2018, ma nel luglio 2021 si è esibito in The Homecoming Concert, il maxi concerto-evento di Central Park organizzato per festeggiare l’uscita dal Covid.

La sua carriera è stata lunga e costellata di grandi successi, fin dai tempi gloriosi e ormai lontani del duo Simon & Grafunkel: basti pensare a brani immortali come Sound of Silence, Bridge over Troubled Water, Mrs. Robinson o l’album per certi versi quasi di rottura Graceland.

Pochi anni fa recensivo così quello che a tutt’oggi risulta essere il suo penultimo, eccellente album, Stranger to Stranger.

Speciale Autunno 2021 Progetto Babele

Vi segnalo un appuntamento importante, l’uscita dello Speciale Autunno 2021 di PROGETTO BABELE, prestigiosa e storica rivista letteraria fondata nel 2002 dall’infaticabile Marco R. Capelli.

Questa la scheda:

PROGETTO BABELE Speciale Autunno 2021

Ottobre 2021

Speciale tuttoracconti autunnale.
30 Racconti, 90 pagine
78’097 parole, 384’642 caratteri.

Racconti di: Claudia Cavalcanti, Giorgio Di gennaro, Milos Fabbri, Lorella De Bon, Gianni Di noto ascenzo, Claudio Ruggeri, Franco Vitale, Donatella Magnani, Anna Steri, Anna La Rosa, Gennaro La marca, Francesca Ture, Carla Montuschi, Pierina Pacucci, Davide Procopio, Maria cristina Piazza, Davide Mannucci, Giovanni Pigozzo, Serena Maccatrozzo, Monika Madrigali, Natale Pace, Antonio Carnuccio, Dianella Bardelli, Simona Genovali, Gabriela Chiari, Agnese Moretti, Roberto Alba, Claudia Girardi, Elena Volonterio, e Francesco Dolcemascolo.

1971, l’anno che cambiò tutto

I vari servizi di streaming, com’è noto, propongono perlopiù film e serie televisive e stanno rapidamente cambiando le abitudini di milioni di (ex?) telespettatori, dalla fruizione dei film in sala alla visione dei programmi trasmessi dalla televisione generalista. Spesso le nuove generazioni semplicemente non concepiscono più l’idea di sottostare a orari e luoghi determinati per vedere film, telefilm e ascoltare musica. Il nuovo che avanza? Chissà.

Ma, a esplorare a fondo i cataloghi a volte sterminati di questi servizi – a volte si trascorrono decine e decine di minuti navigando tra titoli e categorie, col risultato paradossale di non vedere poi nulla per aver esaurito il tempo libero a disposizione – si possono scoprire altre tipologie di contenuti. Come ad esempio i documentari musicali.

Uno tra i migliori è a mio avviso 1971, disponibile su AppleTV+: 7 puntate realizzate con cura certosina, contenenti video, immagini, filmati, brani spesso rarissimi. Il tutto accompagnato da una narrazione precisa ma mai noiosa.

La scheda dell’opera:

In un’epoca tumultuosa, segnata da profondi cambiamenti politici e culturali, il 1971 fu un anno di innovazione e rinascita per la musica. Mentre le star già affermate raggiungevano nuove vette, nuovi nomi invasero la scena scardinando i confini del panorama musicale.

Memorie di un cuoco d’astronave

Memorie di un cuoco d'astronaveTorna in edicola, in una nuova edizione (impreziosita dalla bella copertina del sempre ispirato Franco Brambilla) per la prestigiosa collana Urania Mondadori, Memorie di un cuoco d’astronave.

Con questo romanzo Massimo Mongai – un amico tanto estroso quanto vulcanico, polemista per vocazione, purtroppo prematuramente scomparso nel 2017 – vinse proprio il Premio Urania.

La trama:

MEMORIE DI UN CUOCO D’ASTRONAVE (1997)

Rudy “Basilico” Turturro è un giovane cuoco terrestre che da aiuto-chef si ritrova a dirigere la cucina di un’astronave. Attraverso ricette e avventure, nei tre anni di viaggio nello spazio, Rudy dovrà anche salvare la galassia dalla distruzione. Memorie di un cuoco d’astronave è un romanzo sull’esplorazione del cosmo attraverso l’esplorazione di se stessi, passando anche per la gola, la forza che muove ogni cosa. Un vero romanzo cult della fantascienza italiana.

Massimo Mongai

Post aggiornato il 19-10-21