L’altra America di Bukowski

Se c’è un autore che ho amato forse più di tutti, non solo e non tanto per la forma – scarna e tagliente, mai banale – ebbene quello è Charles Bukowski, poeta e scrittore che andrebbe (ri)scoperto, specialmente oggi, in una scena letteraria spesso dominata da autori di plastica, costruiti a tavolino da scaltri editor per farne prodotti da scaffale di autogrill.

Politicamente scorretto a dir poco, ha mostrato con corrosivo sarcasmo e lucida spietatezza il vero volto dell’America, o se volete gli esiti del peggior capitalismo: la moltitudine invisibile dei reietti, di chi non ce l’ha fatta a farsi strada in un sistema basato su polarizzazioni estreme. La grandissima ricchezza in mano a pochi e la vita grama della massa degli emarginati e, aggiungo, forzando un po’ il discorso, degli attuali e sempre più numerosi nuovi poveri.

Ne parlo più diffusamente qui.

I contendenti, un Grisham in tono minore

Che John Grisham, autore di bestseller da vari decenni cominci a esaurire la vena narrativa? La domanda appare legittima dopo aver letto, non senza fatica, un suo romanzo di pochi anni fa, I contendenti.

Intendiamoci, gli argomenti trattati sono interessanti: si parla delle sempre più diffuse class action, cavalcate senza scrupolo da studi legali che agiscono solo per pura avidità.

J.G. evidenzia poi la macchinosità del sistema giudiziario americano, che quindi si presta bene a manovre più o meno torbide da parte di avvocati e giudici spregiudicati.

E fin qui tutto bene, direte voi. La lettura sembra promettente. Certo. Il problema è che stavolta il peggior nemico degli scrittori – ma anche dei lettori, eh! – sembra prevalere sulla pur consueta abilità narrativa dell’autore. Alludo alla noia, che affiora a più riprese nella lettura del libro.

Ad ogni modo, per chi volesse approfondire, la recensione completa è qui, sulle pagine sempre più ricche del blog magazine Libri e Parole.

Libri da leggere a luglio

Elvis Presley

Puntuale come la siccità che ogni anno ci affligge sempre più, ma speriamo meno spiacevole, è apparsa sui nostri tablet, smartphone, schermi più o meno panoramici la consueta rubrica dei libri consigliati.

La lista comprende romanzi e saggi, scelti nel tentativo di sfuggire alla tipica sonnolenza estiva, quella che a volte ci lascia esanimi sul lettino in spiaggia per capirci.

Si parla, tra l’altro, del mitico Elvis Presley e del perfido Colonnello Parker, della solitudine indotta dall’abuso delle nuove tecnologie (un tema ricorrente su queste pagine, come sapete), delle profonde contraddizioni che lacerano l’America.

E allora non mi resta altro che augurarvi buona lettura, cari amici.