Processo agli Scorpioni su Nokoss

Vi segnalo questa recensione, a firma Mariagrazia Liotta, del libro Processo agli Scorpioni di Jasmina Tesanovic.

Uno stralcio:

“La Tesanovic ci porta in mezzo alle Donne in Nero, nell’aula di Tribunale dove gli Scorpioni vennero messi alla sbarra e da dove uscirono senza neanche troppi graffi e ferite. C’è la cronaca giudiziaria degli interrogatori, delle attese, degli ingressi in aula. Ma c’è anche molta emotività: si sente salire la rabbia, la commozione, la speranza e la tristezza, si sente la confusione di un processo dove a volte i ruoli si invertono, dove sembra che gli Scorpioni siano i buoni difensori eroici della patria e le vittime solo presenze da dimenticare.”

Stojan Župljanin arrestato

Il latitante, ricercato dal Tribunale Internazionale per i Crimini nella ex-Jugoslavia (Tpi) per crimini di guerra nell’ex Jugoslavia, è stato arrestato l’11 giugno nei pressi di Belgrado. Scendono dunque a tre i ricercati dal Tribunale Internazionale per i Crimini nella ex-Jugoslavia (Tpi) de L’Aia ancora in libertà: Ratko Mladić, Radovan Karadžić, Goran Hadžić.

Regrets? I have a few

“Regrets? I have a few.”

Questo il titolo – splendida citazione da “My Way“, immortale cavallo di battaglia di Frank Sinatra – di un articolo apparso oggi su Times OnLine. Si parla di George W. Bush, e del suo rammarico per aver spesso usato espressioni troppo forti nei confronti di quelli che il Presidente USA considera nemici del suo Paese, e in generale per certi suoi atteggiamenti guerrafondai:

“I think that in retrospect I could have used a different tone, a different rhetoric.”

Vorrebbe essere invece ricordato come un uomo di pace. Credo che sarà molto difficile che lasci tale ricordo nella nostra memoria.

Anche sulla mancata ratifica americana del Protocollo di Kyoto, un diniego che ha suscitato vasta riprovazione in quella parte della popolazione mondiale attenta all’ambiente, ha detto, sottolineando comunque che anche India e Cina dovranno fare la loro parte:

“[…] There was now a recognition that that richer countries needed to “transfer out of the hydrocarbon economy”.

L’intervista completa, © Times OnLine

L’enigma di Obama (e la mossa diabolica di Hillary)

Barack Obama, trionfatore alle Primarie del Partito Democratico USA, si trova ora di fronte a un bivio pericoloso, dovendo decidere se accettare la candidatura di Hillary Cilnton a vicepresidente. Apparentemente, qualunque direzione sceglierà, potrebbe rivelarsi sbagliata.

Perchè?

Perchè: A) in caso accettasse Hillary come suo vice, Obama perderebbe il consenso (ossia i voti) dei suoi tipici elettori, quelli più orientati al “nuovo” e comunque ostili alla Cinton B) Se rispedisse invece al mittente l’offerta della ex First Lady, si pregiudicherebbe il sostegno della maggior parte degli elettori del partito, nonchè dell’elettorato femminile, ovviamente pro-Clinton…

Continuo comunque a pensare che, alla fine, tra i due litiganti sarà il terzo a godere, ossia il candidato repubblicano, John McCain.

West Virginia: Hillary beats Obama

hillary

Hillary straccia Obama in West Virginia, anche se l’altro candidato dei Democratici mantiene un ricco vantaggio in termini di delegati. I motivi della vittoria della Clinton in West Virginia? Li esamina a fondo il New York Times:

Senator Hillary Rodham Clinton won a lopsided victory on Tuesday over Senator Barack Obama in the West Virginia primary, where racial considerations emerged as an unusually salient factor. Mrs. Clinton drew strong support from white, working-class voters, who have spurned Mr. Obama in recent contests.

(continua)