Il racconto perfetto

Nei giorni scorsi mi sono occupato, sulle pagine del blog magazine Libri e Parole, di quello che da più parti è considerato il racconto perfetto, To Build a Fire, (1902/1908) del grande Jack London.

Jack London

Conosciuto, a seconda delle edizioni, sotto vari titoli, come Preparare un fuoco, Allestire un fuoco o, più semplicemente, Accendere un fuoco, rappresenta per certi versi la quintessenza della visione della vita dello scrittore, dominata da un vitalismo esasperato, in perenne lotta con una Natura spietata ma infinitamente più saggia dell’uomo.

La forma è scintillante, affilata come un rasoio. I periodi, tipici di London, sono fulminanti. La storia narrata è un concentrato d’azione e psicologia, serrata come un thriller e mai banale o noiosa.

Segnalo peraltro che ne esistono alcune efficaci trasposizioni per immagini; tra queste merita senz’altro di essere ricordata quella realizzata a fine anni ’60 da David Cobham, che si pregia della voce narrante di Orson Welles.

Qui trovate la recensione completa del racconto

Come si fa un libro: la parola ai direttori di collana

Vi ricordo il nuovo appuntamento con la rubrica dedicata a come si fa un libro: questa sera, alle 20 – su Facebook e Youtube – parleranno di direzione delle collane Antonio Bux e un certo Luigi Milani

A questo link trovate tutti i video già pubblicati e, via via, i nuovi. Non mancate: tranquilli, i video sono molto brevi e non c’è il tempo per annoiarsi, fidatevi!

Castelli maledetti: un’altra recensione

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A distanza di diversi mesi dalla sua uscita, l’antologia Castelli maledetti, edita da Nero Press Edizioni, continua a ricevere recensioni, per fortuna di segno positivo.

Stavolta è il turno del sito letterario Libri e recensioni.com, dalla cui pagina riporto questo piccolo estratto:

“Castelli maledetti” raccoglie le firme di grandi autori come Danilo Arona, Laura Scaramozzino, Emanuele Delmiglio o ancora Roberto Masini o Luigi Milani e molti altri. E’ un’antologia che trasporta il lettore tra fantasie e leggende in atmosfere che solo i castelli possono creare. E’ un viaggio letterario tra luoghi che sanno narrare storie intriganti e tenebrose, perfettamente raccontate da scrittori come Maico Morellini o Fabrizio Borgio.

Potete leggere la recensione nella sua intierezza qui

Il sigillo imperiale, di Sandro Battisti

Torna alla ribalta letteraria uno dei nomi più importanti della miglior SF italica, (nonché amico di lunga data) Sandro Battisti.

Tra i fondatori del movimento connettivista assieme a Giovanni De Matteo e Marco Milani, Sandro è autore di romanzi e racconti sorprendenti per qualità e carica innovativa.

Nel 2014 ha vinto il Premio Urania con il romanzo L’impero restaurato (poi vincitore del Premio Vegetti 2017), ex aequo con Bloodbusters di Francesco Verso, e insieme con questo pubblicato nel volume Il sangue e l’impero (Mondadori, 2015).

Stavolta firma per la collana Innsmouth dell’editore Delos un racconto che s’inserisce nell’ormai vasto ciclo dell’Impero Connettivo. Il titolo è Il Sigillo Imperiale.

Questa la trama:

Andronico e Xendra sono degli psiconauti postumani al servizio dell’Impero Connettivo. La loro missione è sul filo delle dimensioni e dei riti sciamanici che i popoli arcaici del Centro Italia officiavano, evocando energie dei luoghi, della natura e soprannaturali. Si troveranno a interagire con le entità dei boschi sacri, lì dove il senso di realtà è labile; ma cos’è, esattamente, la realtà?

Il link al sito dell’editore

Il ritorno di Pazuzu, Danilo Arona

ritorno-di-pazuzuUn’uscita da non perdere: Danilo Arona, amico scrittore, ricercatore, giornalista e autore di oltre 40 libri, con il dittico letterario Il ritorno di Pazuzu omaggia una vera e propria icona dell’horror.

L’opera esce direttamente in digitale nel catalogo eBook dello storico (dall’ormai lontano 2001) portale horror Scheletri.com.

La trama in breve

2008. Whitby, Canada. Il 53enne Sam Spintzer scompare improvvisamente… ghermito, così dicono i pochi testimoni, da una creatura gigantesca.

1973. Whitby, Canada. La passeggiata romantica di un giovanissimo Sam Spintzer e dell’amica Jay si trasforma in una fuga a rotta di collo da un mostro terribilmente simile a Pazuzu, il celebre demone sumero del film “L’Esorcista”.

Quale mistero collega i due episodi?

Fukushima

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Dieci anni fa, l’11 marzo 2011, un devastante terremoto-tsunami travolse il Nordest del Giappone scatenando il ben noto, immane disastro alla centrale nucleare di Fukushima: esplosero i reattori, fu liberata radioattività nell’ambiente circostante, vennero evacuate quasi 200.000 persone. 

Ancora oggi, a distanza di un decennio, la situazione resta grave. I tempi per lo smantellamento degli impianti e il risanamento della vasta zona di terra e mare coinvolta si prospettano purtroppo molto lunghi.

Quei tragici eventi m’indussero all’epoca a partecipare a una raccolta benefica, Scrittori per il Giappone, cui contribuii con un mio breve racconto SF, Una telefonata dal futuro.

Libri da leggere a marzo

Non senza fatica, né liberi da ansie e preoccupazioni, ahinoi ancora di natura… “virale”, siamo approdati al fatidico mese di marzo, con la sua benevola promessa di primavera. Nell’attesa appunto di giorni migliori, consoliamoci con nostro passatempo preferito, la lettura.

La nostra lista di libri consigliati stavolta si presenta anche più eclettica del solito, tra saggi d’argomento radiotelevisivo, monografie d’artista e una raccolta di racconti inediti del compianto Carlos Ruiz Zafón.

E allora buona lettura!

Le cose che bruciano

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L’ammetto. Conoscevo Michele Serra solo come sulfureo commentatore di politica e costume sul quotidiano la Repubblica.

Non ero a conoscenza invece delle sue qualità di narratore elegante e ricercato, e tuttavia sempre controcorrente anche nelle vesti di scrittore.

È stata dunque una piacevole scoperta la lettura del suo ultimo romanzo, Le cose che bruciano, recensito di recente sulle pagine del blog magazine Libri e parole.

Libri e cultura recensisce Doni di Natale

letteratura e cinemaIn questi giorni mi trovo a fronteggiare una piacevole “schizofrenia da recensione”, alle prese con recensioni di ben 2 lavori (della serie “Quando troppo, quando niente, signora mia…”) sui quali compare la mia firma.

Come ben sanno ormai i miei, temo rassegnati lettori, mi riferisco a Doni di Natale, il libello – strenna natalizia pubblicato da Graphe.it edizioni che mi sta regalando tante soddisfazioni, e Castelli maledetti, l’antologia “di genere” edita invece da Nero Press Edizioni, tanto per non uscire troppo dal seminato “de paura” che abitualmente frequento.

Oggi è il turno del primo libro, recensito dal blog letterario Libri e Cultura, che peraltro vi esorto a consultare, ricco com’è di contenuti assai interessanti e variegati. Approfitto dell’occasione per ringraziare naturalmente l’autrice della recensione, Marika Bovenzi.