Nico Fidenco, un addio

Periodo triste per il mondo della musica leggera, come la chiamavano un tempo. Dopo la recente scomparsa di Franco Gatti dei Ricchi e Poveri, è morto ieri Nico Fidenco.

Cantautore raffinato, dalla voce suadente e inconfondibile, è stato anche compositore di numerose colonne sonore, soprattutto per il cinema italiano cosiddetto di genere.

Il periodo di maggior successo e popolarità coincide con gli anni ’60, quando porta al successo brani ancora oggi celebri, come Con te sulla spiaggia, Se mi perderai, Come nasce un amore e soprattutto la suadente Legata a un granello di sabbia, considerata il primo vero tormentone estivo nella storia della canzone italiana.

Incide inoltre, sempre con grande successo, brani tratti dalle colonne sonore di celebri film con Paul Newman, William Holden, Audrey Hepburn e molti altri ancora. Ancora negli anni ’80 tornò al successo componendo sigle per cartoni animati e formando il gruppo de I Super 4, con Jimmy Fontana, Riccardo Del Turco e Gianni Meccia.

Un artista da (ri)scoprire, insomma.

Only the strong survive, un Bruce Springsteen all’insegna della nostalgia

Puntuale arriva il momento per molti musicisti e rockstar di incidere un album di cover. L’hanno fatto in anni recenti Phil Collins, Paul McCartney, perfino i nostrani Pooh e molti altri.

Di solito accade quando gli artisti arrivano, per citare il grande Lucio Dalla, “a una certa età”. Forse entrano in gioco il fattore nostalgia, una certa inevitabile stanchezza compositiva, o magari la semplice voglia di divertirsi con la musica che ascoltavano in gioventù.

E forse è quest’ultima la chiave di ascolto per il nuovo album del “Boss” Bruce Springsteen: divertirsi e, possibilmente, divertire il suo pubblico riproponendo a mò di lussuoso karaoke brani soul e r&b.

Certo, non sempre la sua voce, roca e graffiante, si sposa al meglio con brani lontani dalla sua vocalità e in quei casi si finisce per rimpiangere le versioni originali. È il caso ad esempio di Nightshift dei Commodores o della mitica Don’t play that song di B. E. King.

Ma nel complesso l’album è molto piacevole da ascoltare, ben suonato e arrangiato con grande cura. Forse non lascerà il segno nella vasta produzione del grande cantautore (e gli ultimi album sono di livello notevole) ma rimane pur sempre molto al di sopra della maggior parte della musica di plastica contemporanea, a base di noiosi auto-tune e campionamenti furbastri a go-go.

Libri da leggere a novembre

Eccoci giunti al mese di novembre, anche se le temperature quasi estive e le giornate soleggiate sembrano smentire il calendario. Il che, diciamocelo, potrebbe non dispiacerci poi troppo, a patto di non pensare alle probabili cause di questa situazione climatica…

Ma per una volta tentiamo di respingere i pensieri cupi, che purtroppo non mancano, dalla perdurante, infame guerra in Ucraina alla crisi economica dilagante, e concentriamo la nostra attenzione sull’immancabile lista dei libri da leggere a novembre.

Ed è proprio nel tentativo di rinfrancare lo spirito che ho cercato, per quanto possibile, di selezionare libri dal tono e dai contenuti positivi.

Come sempre, trovate l’elenco qui, sulle pagine del blog magazine Libri e parole. E buona lettura!

Libri da leggere a ottobre

Ci siamo. Le famose ottobrate romane, dopo alcuni, interminabili giorni che ci erano sembrati quasi un lugubre anticipo d’inverno, sono arrivate a scaldarci ancora un po’.

Se poi il tepore si protraesse non credo ci dispiacerebbe, vista la situazione poco allegra che si profila sul fronte dell’energia.

Ma bando ai pensieri foschi e ai timori da freddo incombente. Questo post vuole solo segnalare la pubblicazione sul blog magazine Libri e parole dell’immancabile lista dei libri da leggere per questo mese di ottobre.

Non dico che riscalderà le nostre membra, ma almeno il corazón, quello forse sì, chissà…

Il piano psichico

Per la collana L’orlo dell’Impero di Delos Digital è uscito poche settimane fa la novelette Il piano psichico, ambientata nell’universo dell’Impero Connettivo, di cui l’autore, Sandro Battisti, tratteggia un periodo di decadenza estrema, posteriore all’età aurea dell’imperatore Totka_II e del suo attendente postumano Sillax.

La trama in breve:

Il funzionario primario Cocles e il catapano Paleglo, esponenti dell’Impero Connettivo, sono chiamati a rapporto dal prefetto Valenxiano, amministratore della colonia nettuniana sigillata ai venefici eventi atmosferici sotto una cupola geodetica, per prevenire una non meglio precisata cospirazione: i tempi gloriosi dell’impero sono lontani e l’imperatore Totka_VIII si trova a fronteggiare una decadenza disperata, che agli osservatori esterni appare irrimediabile.
In un ambiente ostile di gelo e ammoniaca il flusso di un mondo alieno intrecciato agli aumenti mentali della colonia postumana sembra sbocciare in strani avvenimenti psichici, in cui la flessuosa amante del prefetto pare avere un qualche ruolo: ma quale? Chi sarà il dominus dello scacchiere nettuniano e chi, nell’ambito del dominio dell’Impero Connettivo, otterrà il precario dominio politico?

Il libro digitale è scaricabile a 1,99€ cliccando sul Delos Store e sugli altri store online.

The Fight

Nei giorni scorsi mi sono occupato, sulle pagine del blog magazine Libri e parole, di un libro a mio avviso formidabile, The Fight, di Norman Mailer. Lo scrittore, che tra l’altro fu un pugile dilettante,  racconta l’epico combattimento del 1974 combattuto tra Muhammad Ali (Cassius Clay) e l’allora campione del mondo dei pesi massimi George Foreman.

Il momento finale del combattimento

Curiosa la scelta, forse dettata da ragioni di marketing, di pubblicare in nuova edizione il libro lasciandone il titolo non tradotto, come usano talvolta i nostri distributori cinematografici. A mio avviso sarebbe stato di gran lunga più efficace quello usato da Baldini & Castoldi in una precedente versione,  Il combattimento

A dirla tutta, e non me ne voglia l’editore, anche la copertina appare un po’ slegata dal contesto del libro, ma si tratta comunque di scelte editoriali legittime (è l’editore che decide e paga, in fin dei conti).

Detto ciò, il libro merita, e molto, come potrete capire meglio leggendone la recensione completa qui.

Il libro di sabbia

Jorge Luis Borges è uno dei maestri riconosciuti del genere fantastico, un autore che a mio avviso ogni appassionato di letteratura, a dire il vero non solo di genere, deve conoscere.

Eppure Borges purtroppo appartiene alla folta schiera di quegli autori più citati che davvero letti. Forse incute un certo timore ai lettori, specialmente ai più giovani, che magari temono (a torto!) di annoiarsi.

Ma è proprio a loro che consiglio di leggere Il libro di sabbia, un’antologia preziosa, che contiene in sostanza gli ultimi racconti scritti dal grande autore.

Il genere dominante è sempre il fantastico, declinato in varie forme e situazioni, tra omaggi più o meno dichiarati a H. G. Wells e H. P. Lovecraft, squisiti paradossi temporali e incursioni nella storia, vera o… sognata poco importa

Se volete saperne di più, trovate la recensione completa qui, sulle pagine del blog magazine Libri e parole.

J. L. Borges

Libri da leggere a settembre

E così anche agosto, un mese che in molti percepiamo come interminabile, è passato. Non senza danni, sarei tentato di aggiungere, vista la siccità, gli incendi e i vari capovolgimenti climatici che l’hanno funestato. E nonostante la mortifera campagna elettorale in corso, la prima svoltasi in piena estate.

Più che altro, osserveranno i più, l’avvio di settembre comporta in genere la fine delle vacanze, ma dobbiamo farcene una ragione, no?

Forse però un aiuto per sopportare il rientro a casa e al lavoro può fornircelo la lettura di un buon libro. E in attesa delle inevitabili uscite autunnali – sempre che gli editori riescano a sopravvivere ai mostruosi aumenti dei costi di stampa causati dal caro bollette – di letture ne avremmo da fare a iosa.

Basta consultare la solita lista redatta dal sottoscritto, articolata e, credo, stimolante per tutti noi amanti dei libri.

La trovate come sempre qui, all’interno dello strepitoso blog magazine Libri e Parole.

Charlie Brown e Snoopy — © Peanuts Worldwide LLC

La scomparsa dei fumetti (e non solo)

Il titolo è un po’ ellittico e volutamente allarmistico, è vero. In realtà i fumetti non sono scomparsi, anche se non se la passano troppo bene, perlomeno quelli targati MarvelD.C. e, sia pure in misura minore, Disney e Bonelli. Quest’ultimo editore proprio di recente ha rivolto un appello ai lettori al fine di ottimizzare tirature e distribuzione, ma temo senza grandi prospettive.

Il fatto è che, nelle poche, eroiche edicole rimaste in attività sul suolo patrio, la presenza un tempo cospicua dei fumetti si è rarefatta sempre più. Perfino nelle edicole dei luoghi di mare, un tempo rifugio sicuro dei “giornaletti”, come li chiamavano un tempo gli adulti, sono diventati merce rara. Addio copie arretrate, addio vecchi Tex, Diabolik e Topolino d’annata.

Continuano a vivacchiare le riviste scandalistiche, quelle specializzate (moda, design, arredamento), ma per quanto tempo ancora? E non si pensi che la causa risieda nel diffondersi del digitale, perchè a tutt’oggi le versioni digitali di quotidiani e riviste continuano ad arrancare. La verità è che non si legge più. Punto.

Alcuni amici edicolanti mi hanno confessato che stanno tentando di resistere strenuamente per arrivare all’agognata pensione, trasformando sempre più le loro rivendite in affollati bazaar di giocattoli, gadget, biglietti per autobus e metro. Ma i tempi delle vacche grasse sono finiti da un pezzo. E questo senza calcolare gli imminenti disastri scatenati dall’impennata dei prezzi dell’energia e del costo della vita.

Insomma, per parafrasare Zucchero, la vedo nera. E sì, gli appassionati cercheranno di supplire recandosi nelle fumetterie, la cui presenza però non è affatto costante nelle nostre regioni, né la vendita per corrispondenza costituisce sistema troppo efficiente o conveniente.

Addio a uno dei padri della mitica Publiphono di Rimini

Una notizia che colpirà chi frequenta o ha frequentato in passato la spiaggia riminese: è scomparso Ugo De Donato.

De Donato è stato uomo simbolo del costume della riviera, grazie alla Publiphono, celebre servizio da spiaggia da lui condotto per decenni e che dal dopoguerra diffonde dagli altoparlanti musica, annunci di bambini smarritisi in spiaggia, pubblicità.

Fonte: Facebook

I più nostalgici o i più… stagionati, fate voi, ricorderanno poi che per anni la sigla di apertura delle trasmissioni è stata la celebre Love’s Theme di Barry White e della sua Love Unlimited Orchestra, colonna sonora perfetta per gli ingenui tramonti sul mare dei primi anni ‘70.

Love’s Theme