E così il 2 giugno, Festa della Repubblica, se n’è andato anche Roberto Gervaso, un altro di quei personaggi che credevamo immortali, per averci accompagnato con la loro perspicacia e cultura lungo l’arco di molti decenni.
Storico di vaglia, giornalista e scrittore brillante e sagace, autore di aforismi degni del miglior Oscar Wilde, la sua è stata una voce brillantissima, dotata di quel gran dono che è l’autoironia, qualità spesso sconosciuta agli intellettuali di casa nostra, non di rado verbosi e tromboni.
Voglio salutarlo proprio con una delle sue frasi lapidarie ma di grande effetto, lette per anni nella sua strepitosa rubrica Il Grillo Parlante sul Messaggero:
La vita è la più monotona delle avventura, finisce sempre allo stesso modo