Libri da leggere a marzo

Puntuale all’appuntamento con gli affezionatissimi lettori del blog magazine Libri e Parole è stata pubblicata la consueta lista dei libri consigliati per questo mese di marzo, bizzarro per definizione: umido, variabile ma purtroppo ancora dominato da una spietata siccità.

Come sempre la scelta dei titoli è variegata, anche se ben 2 libri hanno a che fare col mondo del cinema, che, com’è noto, sta conoscendo un pessimo momento per quanto riguarda la fruizione in sala.

Oddio, a essere onesti non credo si tratti solo di un momento, dal momento che le abitudini degli spettatori, specie dei più giovani – ma non solo – sono ormai irrimediabilmente mutate.

Bisogna prenderne atto, inutile ostinarsi a celebrare un passato che temo non tornerà più. I modi per guardare un film sono ormai molteplici, e non è detto che tali possibilità debbano per forza essere considerate un male, suvvia!

Trovate la lista dei titoli qui

Tutto il cinema è addio

Segnalo la recente uscita, lo scorso marzo, di un saggio interessante per chi ama il cinema: Tutto il cinema è addio, scritto da Michele Montorfano e pubblicato da Graphe.it.

La scheda del libro:

C’è il tempo nel suo svolgersi e ripetersi, e c’è il cinema, che si lascia aprire come un vaso di Pandora per farci guardare nel nostro ieri. C’è la vita, il ritmo naturale, e c’è il cinema: un’altra vita che rimane segreta fintanto che è ancora da vedere, colma di ogni cosa, dall’orrore fino all’amore. Mondi divisi che si forzano continuamente l’uno verso l’altro, oltrepassando la propria soglia e tornando indietro dopo aver rubato qualcosa. Nel mezzo e sul confine nasce questo libro, che si incammina sulla strada dell’estetica e della fenomenologia del cinema scandagliandone il legame con il tema dell’Addio, «luogo in cui l’immagine si deposita nella sua contemporaneità assoluta». Da Drive a 8 ½ l’autore percorre le pieghe della settima arte attraversando le sue fughe, le sue angosce, le sue ambiguità. Perché il cinema è qualcosa che «non finisce mai continuando a finire» e dal cuore della propria solitudine «getta la maschera del tempo per indossare quella del destino».

Joker

Joker

Di recente mi sono occupato, sulle pagine del portale Nero Cafè, del film Joker. Magnificamente interpretato da un Joaquin Phoenix in stato di grazia, è un’opera che travalica i limiti, spesso angusti, del cosiddetto cinecomic.

Al contrario, è un film che si rifà a modelli “alti”, il cinema di Martin Scorsese in primis. Non ha nulla dei classici clichè supereroistici e i temi che affronta sono più che degni di riflessione: il disagio sociale, l’alienazione, la diversità, la violenza urbana dilagante, l’avidità del potere…

Se volete approfondire l’argomento, potete leggere la recensione qui.

Mother!

Di recente mi sono occupato di un film “pseudo” horror, diretto dal talentuoso ma in questo caso fin troppo ambizioso Darren Aronofsky, e interpretato da un cast di celebri attori: Javier Bardem, Jennifer Lawrence, Ed Harris e Michelle Pfeiffer.

Non è un film imperdibile, a mio avviso. Ma se volete approfondire l’argomento e leggere la recensione – tranquilli, è breve! – potete farlo cliccando qui.

Addio a Pasquale Squitieri, regista scomodo

pasquale_squitieri

Un paio di giorni fa si è diffusa la triste notizia della scomparsa, all’età di 78 anni, di Pasquale Squitieri.

Regista e sceneggiatore tra i più importanti della scena cinematografica italiana, attivo fin dalla fine degli anni ’60, ha firmato film notevoli, a volte discussi. Ricordiamo tra tutti I Guappi, ClarettaIl Prefetto di ferro (quest’ultimo offre forse la migliore interpretazione del bravo ma spesso sottovalutato Giuliano Gemma, scomparso nel 2013).

Oltre alla carriera artistica, Squitieri si era dedicato anche alla politica, e forse proprio a causa di certe sue posizioni il regista non è stato a mio parere adeguatamente ricordato sui media tradizionali. Neanche un film è stato trasmesso, a quanto mi consta, sulle reti televisive nazionali, anche se c’è da dire che l’usanza di omaggiare la scomparsa di un grosso personaggio dello spettacolo sta cadendo in disuso.

Ed è un vero peccato: immemori del passato, rischiamo di minare anche il nostro futuro.

Quando Marlene Dietrich ipotizzò di uccidere Hitler

Marlene

È già disponibile in anteprima su Amazon, e a breve lo sarà anche presso tutte le altre librerie on line, il racconto Il sogno di Marlene. Il testo fa parte di un più ampio progetto, denominato Sine Tempore, in via di pubblicazione per i tipi de La Mela Avvelenata.

La trama in breve:

Cosa sarebbe accaduto se Marlene Dietrich, la grande diva del cinema, avesse ucciso Adolf Hitler? La sua azione avrebbe potuto impedire lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale? La storia prende le mosse dalle affermazioni fatte da Douglas Fairbanks JR, all’epoca amante della star, secondo cui la Dietrich avrebbe contemplato l’ipotesi di assassinare il fondatore del Terzo Reich. Ne dà notizia la scrittrice Charlotte Chandler nella biografia da lei dedicata alla celebre attrice, Marlene a personal biography.

Stephen Frears intervistato da D

Una cosa che non ha mai capito della gente?

Che ci sono persone interessanti e altre che non lo sono.

Come si immagina il paradiso?

Devo proprio?

Il vero lusso è?

La vita di un artista. L’immaginazione.

Cosa conta più dell’amore?

L’amore. Il resto sono cose stupide, anche la paure sono stupide, alla fine dei conti.

Il suo più grande fallimento?

La vita è un fallimento, sei lì e non fai che errori. Non puoi farci niente. Tranne fare nuovi errori, un po’ migliori di quelli precedenti.

Cosa è la perfetta felicità?

Non fare errori, o dimenticarli.

(via SeiDiModa)

Frank Miller – Matite su Hollywood

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Vi segnalo l’imminente uscita di un saggio di grande valore, dedicato a un nome cult del mondo dei comics e del cinema USA. Si tratta di Frank Miller – Matite su Hollywood, di Valentino Sergi (Edizioni XII)

È qui, nel roboante vuoto del film-concerto, del blockbuster sterile, del film muscolato, che intervengono gli autori come Miller: attraverso la trasformazione dei modi, il geniale recupero dei topoi e della misura, dei ritmi, ma con scandalosa, inedita energia, con forza e segno, grafismi e parole nuove.

(Dall’introduzione di Massimiliano Spanu).

E poi c’è il cinema, inesauribile fonte d’ispirazione. Miller firmerà gli script di Robocop 2 e Robocop 3, del cui risultato resterà talmente deluso da chiudere i ponti con Hollywood per anni, nonostante le sue opere continuino a essere saccheggiate per produrre film di qualità discutibile. Fino a Sin City almeno…

(Dal capitolo Premesse).

Durante: conversazione con Andrea De Carlo

marameo

Il cinema continua a interessarmi molto, ma in Italia mettere in piedi un film è un’operazione troppo condizionata da elementi detestabili. Qualche anno fa avevo sviluppato con due amici produttori un progetto di film da ‘Giro di vento’. Poi quando ho visto in faccia i membri della commissione ministeriale che avrebbe dovuto decidere i finanziamenti, ho capito che tutto sarebbe finito lì.

Non solo di cinema, ma soprattutto del suo ultimo libro, si è parlato con Andrea De Carlo, tornato in libreria nei mesi scorsi con il suo Durante.

Il testo completo dell’intervista su Gothic Network.

Salviamo il cinema indipendente: un appello

Ricevo e volentieri pubblico:

www.salviamobellaria.tk
www.salviamoanteprima.tk
www.fiatlvx.it/anteprima

Agli autori, i registi, gli attori, i tecnici, le maestranze, i produttori, agli spettatori, a tutti coloro credono nella tutela degli spazi

Dopo più di 20 anni di tradizione il riferimento italiano per il cinema indipendente, fonte di ispirazione e incontro, aperto a tutti i linguaggi cinematografici, possibilità per tutti gli esordienti filmmaker… CHIUDE A TUTTI I GENERI e ammette solo documentari….?!?!

Quello che chiediamo è semplicemente di ripristinare il vecchio regolamento e di continuare la tradizione di 25 anni: quella di OSSERVATORIO PER IL CINEMA INDIPENDENTE ITALIANO e POSSIBILITA’ PER TUTTI I NUOVI AUTORI;

Vi invitiamo a sostenere questa iniziativa firmando la petizione online che trovate nei siti segnalati sopra;

Nel dettaglio, chiediamo all’organizzazione del festival e al Comune di Bellaria IM che lo finanzia un ritorno allo storico bando (pre-2006) e dunque:
RIPRISTINO del Concorso Anteprima: aperto a tutti i generi/formati/durate.
RIPRISTINO del Concorso 150sec a tema fisso.
RIPRISTINO dell’ammissione dei film senza il vincolo dell’anteprima.
CHIEDIAMO inoltre a discrezione dell’amministrazione che speriamo agisca per il meglio, di costruire una direzione artistica o altresì affiancare all’attuale direttore altri co-direttori in modo da garantire una più ampia e corretta valutazione dei materiali filmici inviati;

Le firme verranno consegnate al comune di Bellaria Igea Marina il prossimo inverno sicché sia chiara la volontà di far ritornare il festival alla sua storica, corretta e utile forma;

Sostenete questa iniziativa / maggiori informazioni ai siti segnalati

Postate questo messaggio dove potete!!!  divulgate questa mail!!!  rimettete a posto le cose!!!!