La semiotica del videomessaggio di B.

Annota, con fotografico puntiglio, La Stampa:

Il Berlusconi che entra nelle case degli italiani in abito scuro, camicia celeste e cravatta blu a piccoli disegni, è seduto a un tavolo da lavoro candido, con fascicoli alla destra e alla sinistra e, davanti, il testo sul quale comunque non si abbassa lo sguardo, probabilmente per l’uso del “teleprompter” che permette di leggere mantenendo lo sguardo alla telecamera.

Anche alle spalle di Berlusconi lo sfondo è bianco, con scaffali pieni di libri. E con le cornici d’argento scintillante che incastonano, in secondo piano ma sufficientemente visibili, il padrone di casa (perchè proprio nella Villa San Martino di Arcore il video è girato) insieme ai propri figli, in momenti di serenità che la loro età e la silhouette delle figure data indietro nel tempo.

Soprattutto la presenza  delle fotografie dei familiari, così vistosamente esposte all’occhio della telecamera, sembra voler lanciare con tutta evidenza un messaggio rassicurante, se non da bravo “pater familias”, almeno da ricco, se non saggio, patriarca.

Italia, Zeitgeist 2010

Secondo Google nell’ambito dell’annuale pubblicazione dello zeitgeist italiano dell’anno che volge al termine, alla voce “ricerche associate alla parola significato” compaiono alcuni termini particolarmente divertenti o avvilenti, a seconda dei punti di vista. Interessanti soprattutto sono le loro possibili combinazioni…

Del resto, questo è, appunto, lo spirito dei tempi:

Ricerche associate alla parola “significato” di crescente popolarità

1. bunga bunga
2. kippah
3. waka waka
4. networking
5. probiviri
6. concussione
7. bischero
8. sarcasmo
9. namasté
10. shoah

(via Google)