Un buon rimedio contro il logorio post-vacanze: una recensione nuova di zecca del mio libro Memorie a perdere, scritta con grande acume da Alessia Mocci di Sul Romanzo.
Un piccolo estratto:
Le tematiche utilizzate dall’autore sono estremamente variegate, infatti si passa dalla guerra e contestazione etica del potere degli Stati Uniti (“Abu Ghraib”) all’ultimo giorno di lavoro di due uomini della stessa età che casualmente si incontrano (“Ultimo giorno di lavoro”), dalla partita del Bayern Monaco contro la Dinamo Tbilisi (“Novantesimo”) ad un fatidico incidente rientrando ubriachi a casa (“A pochi minuti da casa”), da una storia d’amore ormai terminata (“Se ti scrivo”) ad un gruppo di ragazzi e ragazze che si rovinano la vita (“Senza freni”). Ed ancora troviamo nella silloge una donna che in un centro commerciale ruba un mascara (“Discrezionalità”), una figlia che ricerca il rapporto con il padre (“Figlia”), la storia di un quadro che si muove la notte (“Quadro”), un ristoratore che intavola discorsi fittizi sulle sue immaginate avventure per rendere interessati i suoi clienti (“Van Damme”), un gruppo di militari che nasconde le sbornie del loro superiore (“Quella notte sull’altana”), un’amicizia che non riesce ad affermarsi come tale (“Rilassati!”), un programma televisivo un po’ particolare (“Real TV”).