Memorie di un cuoco d’astronave

Memorie di un cuoco d'astronaveTorna in edicola, in una nuova edizione (impreziosita dalla bella copertina del sempre ispirato Franco Brambilla) per la prestigiosa collana Urania Mondadori, Memorie di un cuoco d’astronave.

Con questo romanzo Massimo Mongai – un amico tanto estroso quanto vulcanico, polemista per vocazione, purtroppo prematuramente scomparso nel 2017 – vinse proprio il Premio Urania.

La trama:

MEMORIE DI UN CUOCO D’ASTRONAVE (1997)

Rudy “Basilico” Turturro è un giovane cuoco terrestre che da aiuto-chef si ritrova a dirigere la cucina di un’astronave. Attraverso ricette e avventure, nei tre anni di viaggio nello spazio, Rudy dovrà anche salvare la galassia dalla distruzione. Memorie di un cuoco d’astronave è un romanzo sull’esplorazione del cosmo attraverso l’esplorazione di se stessi, passando anche per la gola, la forza che muove ogni cosa. Un vero romanzo cult della fantascienza italiana.

Massimo Mongai

Post aggiornato il 19-10-21

Sul filo del rasoio

Crimine: flagello in continuo mutamento in grado di varcare qualsiasi limite di spazio e di tempo. Tecnologia: strumento in continua evoluzione in grado sia di deformare l’arte del delitto che di adattare le modalità per combatterlo. Tra umani e biomacchine, armi inimmaginabili e moventi impensabili, alienazioni del possibile e distorsioni del reale, ventidue storie del crimine a venire. Ventidue autori fuoriclasse, tra cui alcuni vincitori del premio Tedeschi e del premio Urania, narrano il cuore di tenebra di un’Italia futura e futuribile in equilibrio sempre più instabile “sul filo del rasoio”.

È appena approdata in edicola l’antologia Sul filo del rasoio, nella collana Supergiallo Mondadori. Si tratta di una raccolta particolarissima, curata da un nome che è quasi… un nume della narrativa di genere, ossia Gianfranco de Turris, composta da 22 racconti che mescolano abilmente noir, mistery e s.f.

Segnalo in particolare i racconti di Giulio Leoni, Massimo Mongai, Nicola Verde ed Errico Passaro.

5,50 euro ben spesi, insomma!