Memorie a perdere, la recensione dell’A.N.P.I. di Brescia

L’A.N.P.I. di Brescia così commenta il libro Memorie a perdere:

In questo libro è sottesa una tesi che rilancia una serie di riflessioni al lettore, una provocazione interessante e senza mezzi termini: la sconfitta di un’idea, di un sogno di cambiamento. In realtà il cambiamento c’è stato, ma è un deserto fatto di “non sentimenti”, di “non rapporti”, di violenza.

(segue)

Aspects recensisce Memorie a perdere

Mentre prosegue implacabile il conto alla rovescia per l’uscita del romanzo Nessun Futuro, Il mensile on line Aspects recensisce Memorie a perdere, la raccolta di racconti uscita lo scorso anno.

Un estratto:
È con mano decisa e piglio esperto che lo scrittore tratteggia i suoi personaggi. Leggendo i tredici racconti sembra di assistere alla creazione di un plastico, di una scultura che si sviluppa con sobria armonia ai nostri occhi man mano che si prosegue nella lettura.

Da principio sono i personaggi a prendere forma, e Milani li delinea con la maestria di un consumato artista. Ne descrive l’aspetto, le forme, scava dentro di loro a rivelarne le loro inquietudini, i loro pensieri fino a dargli una plasticità ed una vita tale da sembrare reali, come il contesto e le storie in cui sono implicati, storie di ordinarie allucinazioni.

Ma è una scrittura fluente e leggera quella di Milani, che non stanca mai, che anzi coinvolge ed intriga per la capacità dello scrittore di toccare anche le corde più profonde con il tocco lieve di una farfalla

Sul Romanzo recensisce Memorie a perdere

Un buon rimedio contro il logorio post-vacanze: una recensione nuova di zecca del mio libro Memorie a perdere, scritta con grande acume da Alessia Mocci di Sul Romanzo.

Un piccolo estratto:

Le tematiche utilizzate dall’autore sono estremamente variegate, infatti si passa dalla guerra e contestazione etica del potere degli Stati Uniti (“Abu Ghraib”) all’ultimo giorno di lavoro di due uomini della stessa età che casualmente si incontrano (“Ultimo giorno di lavoro”), dalla partita del Bayern Monaco contro la Dinamo Tbilisi (“Novantesimo”) ad un fatidico incidente rientrando ubriachi a casa (“A pochi minuti da casa”), da una storia d’amore ormai terminata (“Se ti scrivo”) ad un gruppo di ragazzi e ragazze che si rovinano la vita (“Senza freni”). Ed ancora troviamo nella silloge una donna che in un centro commerciale ruba un mascara (“Discrezionalità”), una figlia che ricerca il rapporto con il padre (“Figlia”), la storia di un quadro che si muove la notte (“Quadro”), un ristoratore che intavola discorsi fittizi sulle sue immaginate avventure per rendere interessati i suoi clienti (“Van Damme”), un gruppo di militari che nasconde le sbornie del loro superiore (“Quella notte sull’altana”), un’amicizia che non riesce ad affermarsi come tale (“Rilassati!”), un programma televisivo un po’ particolare (“Real TV”).

“Critica Letteraria” recensisce “Memorie a perdere”

Critica Letteraria

E quando pensi che ormai non usciranno altre recensioni del tuo libro, che in fondo è uscito quasi un anno fa, sei piacevolmente costretto a ricrederti.

È di oggi infatti una nuova recensione di Memorie a Perdere, firmata da Rodolfo Monacelli per Critica Letteraria, un blog letterario di quelli “tosti”, e che mi ha davvero sorpreso ed emozionato, scrivendo tra l’altro a proposito della mia raccolta di racconti:

[…] Il significato ultimo di questa raccolta di racconti, scritti in un italiano semplice e comune ma senza finti popolarismi, crediamo, non è tanto la descrizione dell’assurdita o al contrario della naturalezza di certi personaggi, ma la descrizione di un mondo in cui l’individuo vive ormai totalmente isolato ed abbandonato a se stesso. Riteniamo dunque di avere scoperto un potenziale grande narratore, augurandoci che ci possa confermare questo breve giudizio in un futuro romanzo scrostando la letteratura italiana dal biografismo e dal semplicismo. Ne ha tutte le qualità. […]

“Memorie a perdere” recensito su Le Pagine

Apriamo la settimana con una inaspettata, quanto piacevole, recensione del mio libro Memorie a perdere, redatta da Ausilia Gulino di Le Pagine – Blog di Libri, Scrittura e Cultura.

Un breve estratto:

Spiare tra le vite dei protagonisti permette di intraprendere un sentiero nuovo, importante e nello stesso tempo ragionevole, perché anche da un labirinto si può trovare una via d’uscita: mentre noi ancora ci siamo piacevolmente dentro, possibilmente qualcun altro ne è venuto fuori con grinta e soddisfazione.

Dalla finzione narrativa alla realtà: la morte irrompe in TV in prime time

Sono stato mio malgrado cattivo profeta: un mio racconto del 2001 preconizzava quanto è puntualmente accaduto: la morte esibita in un reality show (per i più curiosi: il racconto in questione è Real TV, e fa parte dell’antologia Memorie a perdere, uscita lo scorso anno).

Discovery Channel trasmette con “Deadliest catch” le avventure del capitano Harris e l’infarto fatale che lo colpisce. Il lungo addio del protagonista, eroe della pesca in Alaska, farà impennare gli ascolti. Ma divampa la polemica

(via Repubblica)

“Memorie a perdere” su Poetilandia


Una nuova, graditissima, segnalazione della mia raccolta Memorie a perdere. Su Poetilandia, che ringrazio di cuore.

Dall’articolo in questione:

(…) Ma la prerogativa di questo volume, che si presenta con una bella copertina nera istoriata al centro con una serie di immagini bianche che sembrano rappresentare i ricordi frastagliati dell’autore, è il contenuto dei racconti, fatto di uomini e donne qualunque, alle prese con situazioni che, quasi senza che se ne rendano conto, sfuggono loro di mano, con esiti imprevedibili e non sempre piacevoli, quasi mai consolatori.