Il ritorno di Sting: My Songs

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Picture: Cherrytree/A&M/Interscope

Curiosa operazione di Sting, il nuovo album My Songs. Dopo la discutibile operazione realizzata lo scorso anno con Shaggy, l’ex leader dei Police ha inciso una sorta di “Best of” agli steroidi. I brani spaziano dalla gloriosa – a mio parere ineguagliata – era Police fino alla successiva carriera solistica del rocker.

Il disco è suonato e riarrangiato mantenendosi piuttosto fedeli alle versioni originali, ossia senza stravolgerle, come pure accade spesso. Devo ammettere che il risultato complessivo è molto piacevole: il basso di Sting risalta in mostruosa evidenza e la qualità sonora dell’intero lavoro suona meravigliosamente, per la gioia degli audiofili – ammesso che ne esistano ancora, beninteso – e degli amanti del rock di una volta e più in generale della musica vera, non quella odierna, di plastica, “usa e getta” insomma.

Della serie “i vecchi leoni ancora ruggiscono”.