Scrive Piero Sansonetti su Gli Altri Online:
[…] Credo che ormai per Nichi Vendola non ci sia più nessuna possibilità di rinviare. Suo malgrado è diventato l’unico leader della sinistra presente sulla scena. E sebbene non disponga di un partito robusto, sebbene si trovi in una posizione parecchio isolata, sebbene debba scontrarsi con le ostilità di diversi leader piddini, è bene che rompa gli indugi.
Cosa vuol dire rompere gli indugi? Ci sono due possibilità. La prima è quella di chiedere che si convochino subito le elezioni primarie per scegliere il leader della coalizione che in primavera dovrà affrontare Berlusconi. E’ vero che le elezioni non sono ancora convocate, ma ormai è abbastanza sicuro che ci saranno e che ci saranno allo scoccare della primavera. E’ una buona idea quella di chiedere le primarie: ha però pochissime probabilità di realizzarsi.
La seconda opzione è quella di accogliere la proposta che è stata avanzata nei giorni scorsi da Nicola Latorre, vicepresidente dei senatori democratici. In che consiste? In sostanza nel rifondare il Pd. Cioè prendere atto della sconfitta e del fallimento del Pd del Lingotto, e ricominciare da capo. Mettendo insieme gran parte delle forze del Lingotto, e forze esterne, importanti, tra le quali la forza di Nichi Vendola, e chiamare queste forze esterne non ad aderire al Pd ma a rifondarlo insieme. […]
Come non essere d’accordo? C’è davvero da chiedersi – se non fosse una domanda retorica – come mai il Pd non riesca a cogliere questa opportunità, forse l’ultima chance che resta al partito per sfuggire all’immobilismo che lo sta lentamente portando alla consunzione.