Castelli maledetti, un’altra recensione

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Qualche giorno fa sul blog magazine Libri e parole è apparsa una bella disamina dell’antologia Castelli maledetti, di cui abbiamo parlato a più riprese su questo blog.

Un piccolo assaggio della recensione:

Se amate le ghost story di stampo britannico, se adorate le atmosfere gotiche, se ricordate con affetto le prime volte in cui avete letto le opere di Henry James dedicate ai fantasmi e al sovrannaturale in generale, Castelli maledetti potrebbe intrigarvi.

La recensione completa sul sito di Libri e parole:

https://librieparole.it/recensioni/3830/castelli-maledetti-antologia-angelo-marenzana/

Nuova recensione per N.F.

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Fioccano le recensioni della nuova edizione di Nessun Futuro. Stavolta è il turno del blog letterario My Secret Diary, che ospita una disamina così generosa da far arrossire l’autore del libro… Grazie di cuore all’autrice del pezzo, la scatenatissima Anna., lettrice dall’animo indiscutibilmente rock!

La recensione

L’estate del diavolo recensito su NuovePagine.it

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NuovePagine.it recensisce L’estate del diavolo, antologia di racconti pubblicata direttamente in ebook multiformato – priva degli odiosi e inutili DRM, meglio specificarlo – lo scorso anno da Delirium Edizioni.

Un breve estratto dalla recensione:

La dimora del diavolo per antonomasia viene definita calda, infuocata, bruciante, ed è forse questo motivo che induce Luigi Milani ad associare al diavolo l’estate, la stagione più infiammata dell’anno. L’autore non si cura della crisi editoriale che colpisce il settore, nei suoi racconti utilizza uno stile elegante e ricercato.
I suoi racconti brevi si presentano come un sistema a “buffet”, che saziano senza appesantire, grazie a tante trame diverse l’una dall’altra. Questi racconti si richiamano al “male”, all’horror, collegandosi all’immaginario del lettore comune, che almeno una volta nella vita ha pensato a fatti tragici, non indicibili.

Il link alla recensione completa

Vampire Rock, la recensione di Booksblog

Vampire-Rock2Booksblog recensisce, con la consueta arguzia e competenza, il racconto Vampire Rock, pubblicato di recente da La Mela Avvelenata.

Un breve frammento dalla recensione:

In questo eBook Milani ha riunito due sue passioni: quella per i racconti horror/noir e quello per la musica. Luigi Milani, infatti, è autore di molti interessanti racconti pubblicati in diverse antologie che hanno a che fare con il mondo dell’al di là inteso in senso ampio; inoltre la sua passione per la musica la troviamo nei suoi romanzi, come, per esempio, Nessun futuro.

A questo link è possibile leggere la critica nella sua interezza.

Doppietta di recensioni per Nessun Futuro

In quest’ultimo periodo, a distanza di oltre un anno dall’uscita del libro, sono uscite ben due recensioni del romanzo Nessun Futuro, edito da Casini Editore. Una sul blog Retroguardia 2.0, a firma Francesco Sasso, che qui ringrazio.

L’altra è di  Tiziano G. Bertoni – autore di The Angels Chronicles, un “fantasy tarantiniano”, come lo definisce lo stesso T.G.B. – ed è apparsa sul suo blog, Sangue sul Muro. Ringrazio vieppiù anche Tiziano, naturalmente.

Memorie a perdere, la recensione dell’A.N.P.I. di Brescia

L’A.N.P.I. di Brescia così commenta il libro Memorie a perdere:

In questo libro è sottesa una tesi che rilancia una serie di riflessioni al lettore, una provocazione interessante e senza mezzi termini: la sconfitta di un’idea, di un sogno di cambiamento. In realtà il cambiamento c’è stato, ma è un deserto fatto di “non sentimenti”, di “non rapporti”, di violenza.

(segue)

“Critica Letteraria” recensisce “Memorie a perdere”

Critica Letteraria

E quando pensi che ormai non usciranno altre recensioni del tuo libro, che in fondo è uscito quasi un anno fa, sei piacevolmente costretto a ricrederti.

È di oggi infatti una nuova recensione di Memorie a Perdere, firmata da Rodolfo Monacelli per Critica Letteraria, un blog letterario di quelli “tosti”, e che mi ha davvero sorpreso ed emozionato, scrivendo tra l’altro a proposito della mia raccolta di racconti:

[…] Il significato ultimo di questa raccolta di racconti, scritti in un italiano semplice e comune ma senza finti popolarismi, crediamo, non è tanto la descrizione dell’assurdita o al contrario della naturalezza di certi personaggi, ma la descrizione di un mondo in cui l’individuo vive ormai totalmente isolato ed abbandonato a se stesso. Riteniamo dunque di avere scoperto un potenziale grande narratore, augurandoci che ci possa confermare questo breve giudizio in un futuro romanzo scrostando la letteratura italiana dal biografismo e dal semplicismo. Ne ha tutte le qualità. […]