Libri da leggere ad aprile

Come ogni mese ho stilato la consueta lista dei libri da leggere ad aprile. Il periodo è quello che è, dominato dallo sgomento e dalla generale riprovazione per la recente invasione russa dell’Ucraina.

Per nostra fortuna tra i pregi della lettura, oltre al potere di regalarci una salutare dose di evasione, vi è anche quello di consentirci di approfondire certi argomenti. Non a caso l’elenco comprende un saggio di Anna Politkovskaja, La Russia di Putin, che mostra con grande evidenza il vero volto della Russia del cosiddetto nuovo Zar russo.

A esorcizzare la paura ci pensa invece Julian Barnes con Niente paura, e per altri versi lo fa anche l’immancabile Amélie Nothomb, con il romanzo appena uscito Primo sangue.

Ma c’è dell’altro, naturalmente, come scoprirete leggendo come di consueto la nuova puntata della rubrica sulle pagine del blog magazine Libri e parole.

Leggere Il sosia nell’era della “cancel culture”

La sciagurata invasione russa dell’Ucraina ha provocato, tra i tanti, tragici effetti collaterali, anche una sorta di ostracismo nei confronti della cultura russa, benché suoni a dir poco paradossale il riferimento alla cosiddetta cancel culture fatto da Putin pochi giorni fa.

Vero è che le recenti polemiche che hanno riguardato la risibile cancellazione da parte della Bicocca di un corso su Fedor Dostoevskij hanno fatto giustamente gridare allo scandalo, a una specie di maccartismo di ritorno.

Censure demenziali a parte, è invece quanto mai opportuno (ri)leggere oggi le opere del grande scrittore russo. E se volete cominciare ad esempio da una delle sue opere più celebri, anche se forse non la più riuscita almeno sul piano della forma, potreste leggere Il Sosia.

Romanzo di grande modernità per quanto attiene al tema affrontato, ossia lo sganciamento dalla realtà dell’uomo qualunque, schiacciato da un sistema di valori e da una società che lo annichiliscono, è stato recensito dal sottoscritto giorni fa sul blog magazine Libri e Parole.

Radio Varsavia

Un modo per ricordare allo stesso tempo la figura di Franco Battiato, artista immenso che ci manca sempre più, con un brano, ahinoi, mai così attuale. Quello che segue è il videoclip di Radio Varsavia, canzone tratta dall’album L’arca di Noè, uscito a fine ’82.

Radio Varsavia, 1982.

Radio Varsavia

E i volontari laici
scendevano in pigiama per le scale
per aiutare i prigionieri
facevano le bende con lenzuola.

E i cittadini attoniti
fingevano di non capire niente
per aiutare i disertori
e chi scappava in occidente.

Radio Varsavia
l’ultimo appello è da dimenticare.

E i commercianti punici
prendevano sentieri di montagna
per evitare i doganieri
ed arrivare in Abissinia.

La Cina era lontana
l’orgoglio di fantastiche operaie
che lavoravano la seta
le biciclette di Shangai.

Radio Varsavia
l’ultimo appello è da dimenticare.

Ferrero: la crisi Georgia – Russia? Colpa degli USA

Guerra in Georgia
Guerra in Georgia

La crisi tra Georgia e Russia deriva dalla “dissennata” politica estera degli Stati Uniti. Ne è convinto il segretario del Prc, Paolo Ferrero, che afferma: “la crisi militare, politica e diplomatica tra Russia e Georgia va verso una positiva, anche se incerta, soluzione, almeno per quanto riguarda la prima, immediata, necessita’ dell’interruzione del conflitto. (Adnkronos)

(Il caldo a volte, si sa, gioca brutti scherzi)

La triste grandeur dell’Olimpiade cinese (e la guerra in Russia)

© David Mdzinarishvili/Reuters
© David Mdzinarishvili/Reuters

E così l’Olimpiade 2008, quella che suggella l’infamia di un governo oppressore dei diritti civili, è partita. Inutile sfoggio di grandeur, con parate che evocano sinistri spettri militaristi.

Nel frattempo, in Russia i caccia del presidente russo Dimitri Medvedev hanno bombardato Tbilisi, in Georgia, nell’ambito di un’operazione militare condotta “per costringere la parte georgiana alla pace”. Lo ha dichiarato lo stesso Medvedev.