Ancora da Webstock, Nuova Zelanda: Jasmina Tesanovic, il cui ultimo libro, Processo agli Scorpioni (Stampa Alternativa 2009), è appena uscito in tutte le librerie del nostro Paese, terrà oggi uno speech dedicato, tra l’altro, proprio alla vicenda narrata in quel libro. Per l’occasione, si avvarrà della versione in lingua inglese del relativo booktrailer:
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La Storia è davvero maestra di vita?
Interessanti considerazioni, quelle di Aurora Alicino:
Quante volte si guarda con apprensione al futuro, perché rappresenta un’incognita, un’incertezza, qualcosa che non sempre siamo pronti ad affrontare? E ci si rifugia, magari a livello inconscio, nella certezza del passato, in quel che la nostra psiche ha già digerito, sebbene per farlo abbia a suo modo elaborato. A suo modo. Una parziale verità di ciò che è stato e che si fa riparo – illusorio – dalle intemperie della vita.
Nel ricordo, a volte, ancora si soffre, ma è una sofferenza nota, che in un certo senso è capace di consolarci, per il solo fatto che è passata.
Verità parziale: non esiste mai una sola versione dei fatti perché difficilmente siamo soli quando accade qualcosa. E, anche se lo fossimo, quella che viviamo, che percepiamo, sarebbe solo la nostra personale realtà, una delle infinite possibili.
Penso al Tesseract (o ipercubo), che ci mostra quanto la tridimensionalità a cui siamo avvezzi possa essere limitata, aprendo strade a mondi al limite dell’umana comprensione.
Penso al detective Del Spooner (Will Smith in Io, Robot), unico essere umano in grado di concepire la colpevolezza in un robot, al punto da scambiare una gentilezza per un borseggio.
Penso agli Scorpioni, criminali di guerra che alcuni “scambiano” per eroi.
Senza andare a cercare lontano, ogni avvenimento, ogni attimo della nostra vita è condizionato dal nostro giudizio, dalla personale visione dei fatti.
Non a caso, quando una notizia passa di bocca in bocca, finisce per deformarsi, arricchendosi di nuovi particolari e spunti a ogni passaggio.(segue)
Processo agli Scorpioni, una recensione
Vi segnalo un’esauriente recensione di Processo agli Scorpioni, ultimo libro di Jasmina Tesanovic, giornalista, scrittrice e attivista per l’Associazione pacifista Donne in Nero.
Un estratto:
Processo agli Scorpioni racconta una vicenda per molti versi shakesperiana, come la stessa autrice ha intuito fin dalle udienze in aula, alle quali ha partecipato come osservatrice per le Donne in nero.
Protagonisti del dramma narrato da Tešanović sono la guerra, la morte, il dolore, i falsi miti dell’amor patrio e della superiorità razziale. Il tribunale diventa teatro per una tragica rappresentazione di vite dominate dalla miseria intellettuale e dalla vigliaccheria spacciata per eroismo. Uomini guerrafondai, raramente in buona fede, che celano la loro sete di denaro tra i drappi di una bandiera insanguinata.
Soprattutto, Processo agli Scorpioni descrive la tragedia di donne vilipese, ferite, uccise, raccontata con la voce commossa e vibrante di un’altra donna.
La scrittura dell’autrice, asciutta e incalzante, è felicemente lontana da quella spesso utilizzata in opere analoghe, le quali non di rado scivolano nel linguaggio virulento del pamphlet, o peggio, nella lingua sterile e glaciale dei resoconti giudiziari spacciati per letteratura.
Qui il trailer del libro.
Processo agli Scorpioni
Approda oggi in libreria, e a breve anche on line con licenza Creative Commons, un volume al quale tengo particolarmente: Processo agli scorpioni – Balcani e crimini di guerra. Paramilitari alla sbarra per il massacro di Srebrenica (Stampa Alternativa, 2009).
Il libro, scritto da Jasmina Tešanović, attivista delle Donne in nero di Belgrado, giornalista e blogger, ricostruisce non solo una vicenda giudiziaria, ma riesce a mostrare anche il versante umano – o inumano, fate voi – della vicenda, senza tuttavia senza indulgere in pietismi o compiacimenti di sorta.
Srebrenica, per non dimenticare
Nei prossimi giorni avrà luogo ad Olginate un’importante manifestazione:
Il 25 Gen 2009, organizzato dalla Associazione DinamoCulturale, si terrà la Giornata della Memoria 2009: genocidio di Srebrenica e guerre balcaniche degli anni ’90. Mostra fotografica, documentari, musica, parole, teatro e sapori.
Il programma dell’evento potete consultarlo alla pagina allestita da Osservatorio sui Balcani, cui si deve l’importante segnalazione.
Per restare in tema, vi segnalo anche l’imminente approdo in libreria e in Rete della nuova edizione di Processo agli Scorpioni di Jasmina Tesanovic (testo già apparso lo scorso anno con il marchio editoriale XII), cronaca vibrante del processo alla banda paramilitare degli Scorpioni, accusati di eccidio durante i terribili giorni della strage di Srebrenica.
Quale futuro per la Serbia?
Geopolitica.info intervista Jasmina Tesanovic, giornalista e scrittrice (e molte altre cose ancora…) serba.
Un frammento:
Riuscirà la Serbia a ricostruirsi finalmente un’immagine rispettabile, dopo anni di buio internazionale, dovuto a personaggi quali Milosevic o, risalendo indietro nel tempo, lo stesso Tito?
«Credo che sia sulla via buona, anche se è facile che venga distratta da qualche nuova sbandata autoritaria… Qui non si sa mai, non esiste ancora lo stato legale per assicurarci la vita normale garantita. Ma esistono grande energia e voglia di vivere, specialmente tra i giovani che sono cresciuti in guerra e sotto il peso delle sanzioni».
Recycling Romany in Belgrade
A new, really interesting, video by Jasmina Tesanovic: the Roma gypsies of Belgrade are ardent junk recyclers. In Serbian. no subtitles.
Vodpod videos no longer available.
Peace Reporter di settembre
È uscito il nuovo numero di Peace Reporter. Contiene, tra l’altro, una testimonianza dalla Serbia di Jasmina Tesanovic, “Serbia, vivere tra i fantasmi”: il racconto di tredici anni di vita gomito a gomito con il criminale di guerra Karadzic, alias Dragan Dabcic.
Stencil art in Serbia

Stencil Art in Serbia from Jasmina Tesanovic on Vimeo, special guest Bruce Sterling.
Avere per vicino Dragan Dabic, anzi Karadzic

Ricordate la vicenda paradossale dell’ex leader serbo-bosniaco Radovan Karadžić, nascosto “alla luce del sole” nella stessa Belgrado sotto mentite spoglie, con l’identità del medico “New Age” Dragan Dabic? Ebbene, c’è chi l’ha avuto, suo malgrado, per vicino, come mi ha raccontato Jasmina Tesanovic, protagonista dell’incredibile vicenda, in questa intervista, realizzata per PeaceLink.