Piazza Fontana: I colpevoli

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Antonella Beccaria, giornalista e scrittrice di provata bravura e competenza, è autrice di un libro importante, Piazza Fontana: I colpevoli, pubblicato da PaperFirst e disponibile da qualche giorno in edicola con Il Fatto Quotidiano (e anche in eBook), che cerca di far luce su una delle peggiori stragi che abbiano mai segnato il nostro Paese, quella di Piazza Fontana.

Questa la scheda dell’opera:

È vero che della strage di Piazza Fontana non si sa nulla e mai si potrà sapere qualcosa? No. È falso.
È una leggenda. A cinquant’anni dal massacro del 12 dicembre 1969 che cambiò la storia d’Italia e inaugurò la stagione della strategia della tensione, è possibile raccontare una storia conosciuta per buona parte.
È una storia fatta di sigle neofasciste, a iniziare da Ordine Nuovo, e di servizi segreti italiani e atlantici che, nella migliore delle ipotesi, sapevano quanto stava per accadere e non mossero un dito.
Si aggiunsero i depistaggi, che hanno un nome e un cognome. Ma è anche la storia di uomini dello Stato che, in cinque decenni, non si sono arresi e hanno continuato a lottare per dare giustizia alle vittime e restituire dignità alle istituzioni della Repubblica.

Piazza della Loggia 1974 – 2008

Da Liberazione:

“Il prossimo 25 novembre Pino Rauti sarà giudicato dalla Corte d’assise di Brescia per “concorso nella strage di piazza della Loggia” (28 maggio 1974, otto persone uccise e più di cento ferite dallo scoppio di una bomba). Con il fondatore di Ordine Nuovo, a processo altri sei imputati (tra gli altri Delfino, Maggi, Zorzi, Tramonte e Mainardi). Secondo i magistrati nella strage sarebbero stati utilizzati gli stessi timer della partita acquistata per piazza Fontana.”

(l’articolo completo)

È doloroso constatare come, a oltre trent’anni dai fatti di Piazza della Loggia, la magistratura sia ancora alla ricerca della verità. Certe pagine della nostra storia sembrano proprio destinate a rimanere aperte a oltranza.