X-Men di Chris Claremont, la ristampa integrale

MINXM003_0La Marvel Italia ha avviato da qualche mese la ristampa integrale dell’intero ciclo degli X-Men di Chris Claremont. Si tratta di un corpus di storie di altissimo livello qualitativo, da rileggere per chi – come il sottoscritto – le lesse oltre trent’anni fa e per chi invece ne fosse all’oscuro.

Degno di nota, credo, il contesto nel quale si trovò a lavorare il grande autore: la Marvel Comics della seconda metà degli anni ’70 versava in profonda crisi, sia sotto il profilo delle vendite che quello della qualità. Non a caso, il numero delle pagine degli albi in quel periodo scese dalle abituali 20, 21 pagine a 16, 17.

Ebbene, proprio in un momento di pericoloso stallo per la Casa delle Idee, Claremont, coadiuvato in maniera strepitosa dall’allora astro nascente John Byrne, seppe dare una sana sferzata creativa al boccheggiante universo Marvel. Riuscì a farlo lavorando su una testata considerata fino a quel momento minore, tra l’altro.

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Un po’ come aveva fatto solo pochi anni prima alla D.C. Comics Jack “King” Kirby, quando, accingendosi a creare la complessa saga del Quarto Mondo, aveva scelto una testata minore, Superman’s Pal Jimmy Olsen.

Dal canto suo Claremont, fine tessitore di trame e sottotrame e sofisticato caratterizzatore dei personaggi, dà vita nel corso della sua lunga gestione a un intero universo narrativo, quello mutante, definendone caratteristiche e orizzonti. Come non citare poi il ciclo di Fenice, da molti considerato l’apice assoluto e ineguagliato della gestione Claremont, tra l’altro trasposto più volte al cinema?

Considerate inoltre che col n. 4 di questa ristampa è approdato ai disegni un vero e proprio titano del fumetto, il già citato John Byrne… Particolare interessante, la ristampa è proposta non nel tipico formato “comic-book” USA, ma in quello “bonelliano”, di dimensioni più ridotte.

Al riguardo, c’è da dire che, sfatando i timori di molti per una paventata minore  resa qualitativa della stampa, l’operazione ha funzionato: testi e disegni restano ben visibili e godibili. Che altro aggiungere a questo punto, se non augurarvi buona lettura?

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Logan

loganLogan – The Wolverine, da poco uscito nelle sale italiane, è un gran bel film, diretto da James Mangold, già regista del precedente, non meno valido, Wolverine – L’immortale.

Il protagonista è il personaggio più amato degli X-Men, l’artigliato Wolverine, in coppia con il vecchio mentore Charles Xavier e dalla piccola Laura, nel ruolo della “figlia” del vecchio Wolvie.

Il tema della vecchiaia dei 2 personaggi è reale, poiché il film è ambientato nel 2029: Logan è indebolito e malandato e Xavier, novantenne, è affetto da una malattia neurologica degenerativa.

Non intendo rivelare altro della trama, per non privarvi del piacere della visione: la pellicola merita. Non è affatto un film “di supereroi”: lo si può considerare invece uno spietato film d’azione, quasi un western crepuscolare alla Clint Eastwood, che utilizza personaggi tratti dai fumetti.

I dialoghi sono taglienti, il linguaggio duro, le scene cruente ben oltre lo standard dei cosiddetti “cinecomic”: non a caso il film è vietato ai minori.

Interessante la caratterizzazione che Hugh Jackman conferisce al suo personaggio: l’aspetto ricorda molto il Mel Gibson odierno dei film d’azione, mentre l’atteggiamento è inconfondibilmente plasmato sul già citato Clint Eastwood.

Da notare:

  1. in questo film non fa la consueta comparsata il mitico Stan Lee, caso davvero raro
  2. non c’è l’immancabile scena oltre i titoli di coda, come accade per tradizione nei film Marvel.

All You need is… Kirby and McCartney!

Paul & Linda McCartney w. Jack Kirby (1976)

Quella che vedete è una foto che testimonia uno dei momenti più bizzarri, e a mio parere divertenti e stimolanti, nella carriera di due miti nei rispettivi campi artistici: l’incontro tra Paul McCartney e Jack Kirby.

La foto ritrae Paul e Linda McCartney nel backstage di un concerto degli Wings nel 1976, al Los Angeles Forum (Inglewood, California).

Se vi state domandando cosa diavolo avessero in comune Macca e “King” Kirby, è presto detto: verso la metà degli anni ’70 la band degli Wings, capitanata dall’ex Beatle Paul McCartney, incise un brano intitolato Magneto & Titanium Man (due personaggi, com’è noto, nati dalla fertile matita di Jack Kirby). La canzone compare nell’album Venus and Mars, campione d’incassi nel 1975.

Ebbene, amici comuni di McCartney e Kirby organizzarono lo storico incontro tra una delle maggiori divinità della musica Rock e l’artista che fa forgiato l’immaginario collettivo di intere generazioni di appassionati di letteratura a fumetti.

Per l’occasione, Kirby realizzò una spettacolare tavola che ritraeva il super-villain mutante Magneto che strapazza per bene i coniugi McCartney.

Esiste anche la registrazione audio di una porzione di concerto in cui viene espressamente citato un certo “Jack”…

(thanks to Kirby Museum)

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